Opinioni - Nessuna tolleranza per la sosta selvaggia, i vigili urbani continuano anzi a multare anche dove non sono presenti divieti di sosta scatenando l'ira di residenti e commercianti. La rimozione della pubblicità elettorale abusiva? Chian chian...
Lo stillicidio delle multe per le auto in sosta in stalli privi di divieti continua imperterrito e con queste la rabbia dei cittadini e dei commercianti. Per inoltrare i ricorsi al Prefetto di Frosinone è necessaria la notifica della multa. Nel frattempo il Prefetto è stato interessato anche per un altro aspetto delle soste a pagamento e soprattutto per quanto prevede l’art 7 del Codice della Strada che prevede che a fronte di stalli a pagamento debbono esserci o nella stessa area o nelle immediate vicinanze stalli liberi.
Basta solo rendersi conto che al centro della città ci siano solo strisce blu per capire in quale situazione di costrizione si trovano gli automobilisti le strisce bianche non esistono sono una rarità da collezionisti.
Sia ben chiaro chi posteggia in divieto nelle forme più svariate nessuna tolleranza ma per il resto prima di multare bisognerebbe mettere a disposizione dei parcheggi liberi che non ci sono, come prescrive il Codice della Strada. La polizia locale che non ha ricevuto alcun addebito applica le Norme, è il Comune che non le applica e scarica sui cittadini.
A questa situazione che ormai rasenta la vessazione quotidiana, se ne aggiunge una tutta nuova. Sempre il Codice della Strada prevede, art 156 lettera f, le sanzioni per chi posteggia entro i cinque metri dagli incroci, salvo diversa segnalazione.
Il problema è proprio questa “salvo diversa segnalazione” che è lasciata al libero arbitrio della società che gestisce gli stalli a pagamento ma deve essere giustificata da una Ordinanza sindacale, che non esiste! Se qualsiasi cittadino dovesse posteggiare a meno dai cinque metri previsti dal CdS verrebbe multato, se invece si posteggia ad un solo metro da un incrocio ma ci sono le strisce blu o bianche non viene multato. In caso di incidente chi paga?
Una illegalità totale anche perchè durante il corso degli anni il Comune ha intascato i proventi da chi ha posteggiato le auto negli stalli a pagamento a meno di cinque metri ed ha anche intascato le sanzioni per le stesse auto che hanno posteggiato a meno di cinque metri ma fuori dalle strisce blu. Le sole strisce blu non possono derogare al Codice della Strada, che, gentile assessore, le assicuro non è stato scritto dal sottoscritto.
Insomma un cortocircuito dove ad incassare è il solo il Comune ed a rimetterci sono sempre i cittadini ed i commercianti. Ci sono poi commercianti abusivi, tra questi anche quelli che vendono la pubblicità. Non ci vorrebbe poi molto a rimuovere i cartelloni elettorali, ma in questo caso non si spinge il piede sull'accelertore, si procede 'chian chian'.
L’assessore Capitanio invece di esercitarsi in comunicati che si potevano leggere nel secolo scorso sulla Pravda perché non interviene per bloccare queste incresciose situazioni? Perché avere un posto riservato, anche se a pagamento, rimane sempre un privilegio per chi può permetterselo e non mi sembra giusto imporre questa soluzione anche a chi non ha le disponibilità.
La trasparenza, gentile assessore, non è una pagliuzza è la finalità della PA e fare chiarezza su quanto sta succedendo risponde esattamente a questa finalità. Comunichi alla città dove sono le strisce bianche nelle immediate vicinanze delle strisce blu, comunichi in base a quale principio sono state autorizzate le strisce blu a meno dei cinque metri previsti dal CdS.
Articolo precedente
D'Amato a Cassino per tirare la volata a SebastianelliArticolo successivo
Poveretti, come s’offrono