CRONACA - Quasi mille persone a Cassino per l'ultimo saluto al 19enne morto in moto la settimana scorsa lungo i tornanti di Montecassino: in piazza San Giovanni gli amici motociclisti e la Banda Don Bosco. Palloncini bianchi e celesti per il minorenne di San Pietro Infine che ha perso la vita sabato in un incidente con lo scooter sulla Casilina
di Francesca Messina
Si sono svolti oggi pomeriggio i funerali di Giulio D’Aliesio a Cassino presso la chiesa di San Giovanni Battisti, il giovane di diciannove anni morto la settimana scorsa sui tornanti di Montecassino.
Straziante il tributo iniziale della Banda Musicale don Bosco “Città di Cassino” diretta dal Maestro Marcello Bruni.
Il feretro è stato accolto anche dal rombo degli amici motociclisti. Un dolore senza fine si è letto sul volto dei genitori, dei familiari, dei parenti e degli amici. Solo lacrime infinite per una giovane vita spezzata prematuramente.
“Ovunque sarai, ovunque saremo, nella stella più numerosa noi ti cercheremo. 5^H” queste la parole dei suoi compagni di classe. Durante l’omelia don Nello Crescenzi, parroco della chiesa di San Pietro Apostolo ha detto: “Se è vero che Gesù è risorto, possiamo ancora ascoltare Giulio e parlare con Lui. Dobbiamo evitare di credere che lui sia morto per sempre”.
Invece questa mattina si sono tenuti i funerali di Alfonso Iannotta, il ragazzo di 17 anni deceduto in un incidente stradale qualche giorno fa.
Nel comune di San Pietro Infine presso la parrocchia di “San Michele Arcangelo – San Nicola Vescovo” queste le parole proferite da don Lucio Marandola durante l’omelia: "La morte del giovane Alfonso così tragica e inaspettata è stato un shock per tutta la comunità. La sua dipartita è un messaggio per tutti, cominciando da me e in particolare per i giovani: la morte non ha orologio e giorno fissato. È improvvisa e arriva come un ladro. Alfonso era un ragazzo buono, il suo lavoro e i suoi gesti di aiuto e comprensione verso gli altri, sono stati apprezzati ed è e sarà per tutti un esempio di bontà e disponibilità. Il Signore lo ha chiamato a sé dopo avergli preparato il posto. Ora che è nella casa di Dio a godere per sempre la gioia del paradiso, voglia proteggere i genitori e i familiari tutti ed essere l'angelo custode dei suoi giovani amici”.
Palloncini bianchi e celesti per l’ultimo saluto ad Alfonso. Tanta commozione e disperazione da parte della famiglia, parenti ed amici, per la vita di un ragazzo sottratta troppo presto all’affetto dei suoi cari.
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