L’Istituto Comprensivo Cassino 1 ha organizzato la "Marcia della Legalità"

L’Istituto Comprensivo Cassino 1 ha organizzato la "Marcia della Legalità"

SCUOLA - Presenti all'evento presso la Media "Di Biasio" il sindaco Salera, gli assessori Tamburrini e Grossi, il preside Abbate e don Aniello Manganiello

di Francesca Messina

L’Istituto Comprensivo Cassino 1 ha organizzato la Marcia della Legalità in occasione della 31^ Strage di Capaci. Hanno preso parte all’evento le studentesse, gli studenti e i docenti delle classi terze della Scuola Media “Gaetano Di Biasio”.

Hanno partecipato il sindaco di Cassino Enzo Salera, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Maria Concetta Tamburrini, l’Assessore alla Cultura Danilo Grossi e Don Aniello Manganiello.

Il corteo delle classi terze e delle autorità civili, militari e religiose è partito da Via del Carmine passando per Via Pascoli e Via Bellini per giungere infine presso l’Auditorium della Scuola Media “Gaetano Di Biasio”.

Molto profondo l’intervento di Don Aniello Manganiello, sacerdote che esercita il proprio ministero pastorale per le strade a contatto diretto con le persone che incontra e che da decenni combatte in prima linea la lotta contro le varie tipologie di mafia, la corruzione e i fenomeni di criminalità.

Egli ha sottolineato che quella della legalità è una scelta personale e lo ha testimoniato citando un fatto di vari anni fa, raccontando di un ragazzo, figlio di una famiglia criminale, in carcere ha compreso la gravità delle azioni di condotte devianti e ha scelto di ricominciare la propria vita nella legalità, pagando i propri debiti con la giustizia e la società civile e intraprendendo scelte che lo hanno portato a diventare una persona completamente diversa. 

Ad aprire l’evento commemorativo è stato il dirigente scolastico Luigi Abbate che ha ringraziato tutti i presenti sottolineando che per i ragazzi si tratta del coronamento di un lungo e articolato progetto fatto di incontri, riflessioni, approfondimenti con cui si è cercato di distinguere il bene e il male in un panorama e un periodo storico dove non sempre i due concetti sono semplicemente distinguibili.

La preside Vincenza Simeone e la dottoressa Federica Palmirani, in rappresentanza della Fondazione Exodus di Cassino, liete di essere state presenti, hanno espresso l’auspicio, per gli anni a venire, di portare la marcia della legalità fino alla Fondazione da loro rappresentata.

E’ stata volontà comune dei docenti e degli studenti di articolare l’evento scegliendo una serie di momenti musicali cui si sono dedicati partendo dall’Inno Istituzionale della propria scuola, interpretando il brano “Come un pittore” dei Modà a rendere e quasi voler colorare il senso profondo della vita e “Cento Passi” dei Modena City Ramblers, colonna sonora del biopic centrato su Peppino Impastato, uno dei simboli della brevissima distanza dal boss che lo ha ucciso e dell’abissale distanza che lo separava da chi alla vita non dà valore.

In seguito si è effettuato il conferimento delle borse di studio in memoria della professoressa Paola Angrisani giunte alla settima edizione donate nella giornata della legalità proprio quale esempio e omaggio al valore di essa. Ogni anno alcuni studenti si distinguono per merito, capacità, abilità, competenze, disponibilità ad aiutare gli altri fornendo anche esempi di comportamenti corretti e relazioni umane positive con i propri compagni e con i propri docenti e durante questo anno scolastico sono stati tre gli studenti che si sono distinti. Il dirigente scolastico Abbate ha espresso i propri complimenti ai premiati e alle loro famiglie. L’Avvocato Rodolfo D’Ambrosio, coniuge della compianta Paola Angrisani ha confidato di aver voluto conferire i premi durante questa giornata proprio a seguito della testimonianza dei propri nipoti, alunni dell’Istituto Comprensivo Cassino 1 che hanno suggerito di unire la premiazione a questa giornata commemorativa estremamente simbolica.

E’ stata data lettura, poi, dei quindici nomi di personalità uccise dalla mafia, le cui vicende sono state studiate e approfondite nel corso del progetto formativo.

Gli studenti, indossando maglie rosse bianche e verdi a simboleggiare il tricolore italiano, alla declamazione del nome di ogni vittima di mafia a turno hanno esclamato: “Presente!” per ricordare che oggi come ieri, il lavoro e la memoria di chi è venuto meno è sacro e ben inciso nelle menti di tutti.

Grande è stato il lavoro effettuato dalla commissione bullismo e legalità dalle docenti Simona Di Placido, Graziella Fiorito, Alessia Giurini, Alessia Saggese e Giuseppina Valente. Il professore Lucio Imbriglio ha curato gli interventi musicali, mentre il dibattito della giornata è stato moderato dal docente Alessandro Minci.





Articoli Correlati