Ondata di furti a Cervaro, finalmente il sindaco batte un colpo

Ondata di furti a Cervaro, finalmente il sindaco batte un colpo
di autore Redazione - Pubblicato: 10-05-2023 00:00

CRONACA - Decine e decine i colpi messi a segno nelle abitazioni. I residenti da 15 mesi aspettano le telecamere promesse da Marrocco nel febbraio del 2022. Dopo mesi di silenzio, il primo cittadino convocato in prefettura con il presidente del comitato "Foresta", annuncia che la videosorveglianza arriverà entro il 30 giugno

Oltre 400.000 euro per l’installazione di telecamere, illuminazione pubblica e ripristino sicurezza stradale. Il sindaco di Cervaro, Ennio Marrocco, nel corso del vertice in prefettura ieri pomeriggio, ha garantito che il Comune sta facendo la sua parte e che se i dispositivi di sorveglianza in questi mesi non sono stati ancora installati e perché solo di recente con l’approvazione del bilancio che l’amministrazione ha potuto accendere un mutuo per intervenire con fondi comunali al fine di garantire il quartiere “Foresta” e tutta la parte basse del paese che da mesi è finita nel mirino dei malfattori con furti a raffica.

Nel corso della riunione di ieri pomeriggio in prefettura a Frosinone - chiesta dai residenti del comitato “Foresta” con una petizione sottoscritta da oltre 200 cittadini lo scorso 19 aprile - il sindaco ha assicurato che entro e non oltre il 30 giugno di quest’anno partiranno i lavori per installare le telecamere e per intervenire anche in quelle situazioni di maggiori criticità inerenti la manutenzione.

Il comandante provinciale dei carabinieri, presente al vertice in prefettura, ha invitato i residenti a denunciare qualunque episodio, anche i tentati furti. Tuttavia l’invito è stato quello di evitare  gli allarmismi. “Noi non vogliamo fare allarmismi, purtroppo  è un dato di fatto che le persone vivono dietro le tapparelle con gli occhi aperti senza dormire” ha commentato il signor Alessandro Ranaldi, presente al tavolo in prefettura in qualità di portavoce dei residenti del quartiere Foresta di Cervaro. Ha anzi rivendicato il fatto di aver mantenuto i riflettori accesi su quanto accaduto in queste settimane ed ha sottolineato: “Se questo è servito per farci dare ascolto, lo continueremo a fare.

Adesso attendiamo così come avevamo già atteso nel febbraio del 2022 quando il sindaco ugualmente promise che si sarebbe intervenuto con telecamere e potenziamento della sicurezza. Vedremo se effettivamente il 30 giugno partiranno i lavori in modo da poter vivere un’estate in  maggiore serenità rispetto a quella del 2022 e rispetto all’incubo che stiamo vivendo da alcune settimane”.

Spiega ancora il presidente del comitato Alessandro Ranaldi: “A nome mio e di tutti i residenti ringrazio anzitutto il prefetto perché ci ha accolti e ci ha messo a nostro agio con tutte le forze dell’ordine. Spiace che siamo dovuti arrivare a scomodare il prefetto perché da più di un anno, 15 mesi per la precisione, aspettiamo le promesse che non sono mai state realizzate da parte del sindaco e dell’amministrazione comunale con le conseguenza che le nostre abitazione sono diventate terra di nessuno, in preda a malfattori di ogni specie”.

L’emergenza furti, lo ricordiamo, era partita agli inizi del 2022 nel comune di Cervaro. Poi, dopo qualche mese di tranquillità, in estate un’altra serie di colpi, perseguiti negli ultimi mesi dell’anno scorso. Il 2023 si è aperto come si era chiuso l’anno precedente e nei primi cinque mesi dell’anno sono decine i colpi che si contano tra furti messi a segno e quelli sventati. I residenti sono esasperati e hanno spiegato di essere pronti anche ad utilizzare le armi. La notte scorsa, appena sono stati avvertiti dei movimenti sospetti, i residenti raccontano di aver sentito sei colpi e con ogni evidenza non erano fuochi d’artificio.

Una vera e propria odissea, insomma. Che sembra non avere fine, anche perché l’ondata di furti è ripartita proprio lo scorso mese di aprile dopo alcuni mesi di tregua. “Per un periodo si vive tranquilli, ma poi subito riprende l’ondata di furti, non si può più stare tranquilli”.

A cambiare non sono solamente le abitudini relative alle uscite di casa. In più di qualche abitazione compare il cartello con su scritto: “Non avere paura del cane, ma del padrone”. E sotto la scritta l’immagine esplicita della mano di un uomo pronta a premere il grilletto della pistola. Tra le varie case della zona, più di qualcuno non fa mistero di avere sempre le armi a portata di mano. “Io vado a chiudere il pollaio con la pistola in tasca” ha rivelato un residente.





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