A Cento anni dalla nascita si ricorda la storia di Angelo Riccardi

A Cento anni dalla nascita si ricorda la storia di Angelo Riccardi

CULTURA - L'iniziativa si è tenuta presso l'Aula Pacis di Cassino. La rappresentazione teatrale degli studenti dell'IIS Medaglia D'Oro

di Francesca Messina

Si è tenuta presso l’Aula Pacis di Cassino una manifestazione finalizzata al recupero della memoria storica dal titolo: “Angelo Riccardi: storia di una deportazione”.

In occasione del centenario della nascita (1923/2023) di Angelo Riccardi l’evento è stato promosso dall’ASDOE, Associazione Docenti Europei, ed è stato patrocinato dal comune di Sant’Ambrogio sul Garigliano, Comune di Cassino, Comune di Corinto (Grecia), Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, Centro Documentazione e Studi Cassinati aps, ANFI, Associazione Nazionale Finanzieri sez. Cassino e l’ANRP, Associazione Nazionale Reduci della Prigionia.

In apertura il sindaco di Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sergio Messore, ha portato i saluti della comunità ambrosiana sottolineando l'importanza della presenza di tantissimi studenti fortemente interessati alla storia di un giovane, che si ritrovò, suo malgrado, a vivere il dramma della guerra, ma non per questo rinunciò a coltivare il valore dell’amicizia, in particolar modo in Grecia. 

Ha suscitato notevole apprezzamento la rappresentazione teatrale "L'Odissea di Angelo Riccardi dalla Grecia ai lager nazisti” tratta dall'omonimo libro e interpretata con intensità e bravura da studenti dell'I.I.S.  Medaglia d'Oro Città di Cassino, curata con grande professionalità dalla professoressa Marialuisa Calabrese e con la regia di Luca Carlomusto. Successivamente il professore Gaetano De Angelis Curtis presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati APS ha illustrato con puntualità le vicende storiche che portarono alla deportazione di circa 650000 italiani. Il vicesindaco di Corinto (Grecia), Giannis Gkezerlis, ha portato i saluti della comunità greca a testimonianza dell'affetto e dell'amicizia di un tempo, in particolare della famiglia Kollias che nascose il giovane Angelo ai tedeschi dopo l’armistizio del 1943. Ha sottolineato anche il fatto che Angelo era stimato ed amato da tutti a Kato-Almirì, perché aveva mostrato l’umanità e non il volto drammatico della guerra. Il bravissimo attore doppiatore Sergio Paglioli nel corso della mattinata ha letto con grande intensità dei brani tratti dal libro, emozionando il pubblico.

Il figlio, il docente Antonio Riccardi, autore del libro "L'Odissea di Angelo Riccardi dalla Grecia ai lager nazisti” alla fine della manifestazione ha dichiarato: ”Per me ripercorrere le dolorose vicende della prigionia di mio padre significa adempiere ad un dovere morale perché conoscere, capire e riflettere su tutto ciò che è stato è utile nel tempo presente per costruire un mondo di pace, più accogliente e solidale. Sono stato felicissimo di rispondere alle numerosissime domande formulate spontaneamente dagli studenti con evidente interesse e riconosco che è un vero privilegio lavorare quotidianamente con loro in un rapporto di arricchimento reciproco”.

Tutta la manifestazione è stata sapientemente moderata dalla professoressa Gabriella Latempa che ha sottolineato più volte la valenza del messaggio del libro nel mondo attuale così minacciato dalla guerra. E’ stato sicuramente un evento di grande valenza formativa, a cento anni dalla nascita Angelo Riccardi, in quanto conoscere gli eventi della storia passata serve a farci essere messaggeri di pace.

Durante l’iniziativa piena di autorità, docenti e studenti in rappresentanza di tutti gli Istituti Superiori di Cassino è stata ripercorsa la storia di Angelo Riccardi, un giovane finanziere di Sant’Ambrogio sul Garigliano, che durante la seconda guerra mondiale fu inviato come occupante in Grecia a Kato-Almirì, Corinto. Dopo l’armistizio e i rivolgimenti dell’8 settembre, fu nascosto ai tedeschi dalla famiglia greca Kollias, Purtroppo fu preso prigioniero e deportato nei lager nazisti in Germania dove dovette affrontare ogni sorta di sofferenze e umiliazioni, perché non aderì e non collaborò col nazi-fascismo. Fu uno dei circa seicentomila deportati utilizzati come schiavi in lavori coatti, ma non considerati prigionieri di guerra. Nel 2018 il finanziere Angelo Riccardi è stato insignito alla memoria con la “Medaglia d’Onore” dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e nel 2022 alla memoria gli è stato concesso dal Ministero della Difesa il Diploma d’Onore di “Combattente per la libertà d’Italia 1943-1945”, in quanto internato militare non collaborazionista.





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