Carcere e società, una giornata di studio all'Unicas

Carcere e società, una giornata di studio all'Unicas
di autore Redazione - Pubblicato: 18-04-2023 00:00

PAROLE IN CATENE - Giovedì 20 aprile alle ore 9.30 presso l'Aula Magna del Campus Folcara. L'evento è organizzato dal Corso di Laurea in Servizio Sociale dell’ateneo in collaborazione con la compagnia teatrale Assal C.R. di Rebibbia

Promosso dal Corso di Laurea in Servizio sociale dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, coordinato dal Prof. Maurizio Esposito, da anni impegnato nella diffusione di un’interpretazione diversa della cultura e realtà penitenziaria, in collaborazione con il Settore Nazionale della Promozione Sociale AICS – Associazione Italiana Cultura Sport, si terrà giovedì 20 aprile presso l’Aula Magna dell’ateneo cassinate la giornata di studio su “Carcere e società”.

L’iniziativa si svilupperà in 2 parti: la prima si impegnerà sulla messa in scena dello spettacolo “PAROLE IN CATENE” scritto e diretto da Antonio Turco. La storia del carcere in Italia e l'evoluzione del sistema dal 1860 ad oggi, questo il tema centrale dell'opera. Dai briganti, che sono stati i primi detenuti italiani, alla crudeltà delle carceri papaline; dal questore Mori che voleva ripulire Palermo dalla mafia e fu bloccato da oscuri poteri durante il ventennio, alla strage di Portella della Ginestra e ai ruoli dei "banditi” Salvatore Giuliano e Gaspare Pisciotta; dalla strage di piazza Fontana e al suicidio/omicidio dell'anarchico Pinelli al terrorismo degli "anni di piombo"; dal sequestro Moro alla Roma della Banda della Magliana e ai suoi rapporti oscuri con i Servizi Segreti; dall'ascesa di Raffaele Cutolo alla Napoli del terremoto martorizzata dalla guerra tra la NCO e la Nuova Famiglia; dal "carcere della speranza e dalla Legge Gozzini" alla strategia di morte dei corleonesi; dalla sconfitta di Cosa Nostra al processo di Palermo e al sacrificio eroico di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: questo e breve tratti il contenuto della rappresentazione.

A questo complesso dipanarsi della storia carceraria, dove Palermo, Napoli e Roma sono epicentri di morte, si contrappone la poetica di canzoni e narrazioni che nascono nel carcere e che fanno parte della cultura popolare e che costituiscono la struttura unitaria dell’opera basata su monologhi e brani musicali dal vivo.

INTERPRETI E MUSICISTI: TAMARA BOCCIA, GIOVANNI ARCURI, MASSIMILIANO ANANIA; ANTONIO TURCO chitarra e voce; FRANCESCA BARTOLI piano e voce; ROBERTO TURCO basso e voce.

Nella seconda parte seguiranno interventi e riflessioni a cura delle persone coinvolte nello spettacolo, oltre al Prof. Maurizio Esposito, al magistrato di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere, Marco Puglia e al Coordinatore Nazionale del GDL (gruppo di lavoro persone private della libertà) del Forum Nazionale del Terzo settore, Antonio Turco.

Si ritiene fondamentale evidenziare la portata innovativa di questa forma di comunicazione didattica, da tempo propria del Corso di Laurea in Servizio sociale, che continua ad avere come obiettivo quello di favorire un rapporto diretto tra la dottrina e la prassi, con uno sviluppo notevole di acquisizione del patrimonio di conoscenze dei futuri assistenti sociali dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale.





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