L’uovo di Pasqua: una golosità ricca di storia, oltre che di cioccolato

L’uovo di Pasqua: una golosità ricca di storia, oltre che di cioccolato
di autore Redazione - Pubblicato: 11-04-2023 00:00

RUBRICHE - In Germania, già dal Medioevo, vi era l’abitudine di distribuire delle uova bollite incorniciate da piante e fiori, al fine di colorare le medesime in modo naturale

di Vanessa Carnevale

I bambini hanno una marcia in più degli adulti, questo si sa, soprattutto perché sono delle creature genuine e prive di quella smania di protagonismo, moralità e altezzosità che contraddistingue certi adulti un po’ montati e alla continua ricerca del meglio. Cosa sarà poi questo famigerato “meglio” non è dato saperlo, tanto è fuorviante e misera questa ricerca. Eppure i bambini, dolci come la pasta di zucchero e morbidi come il pan di spagna, con tanti strati quante le loro mille sfumature, farciti con le migliori creme con ogni strato da riempire di esperienze belle e gioie di vita, quel “meglio” lo trovano facilmente in ogni circostanza. Per loro le feste sono esclusivamente motivo di affetto, scambio di doni Ed amorevoli abbracci con i propri cari …. E se a Natale il Pandoro è impossibile da resistere, a Pasqua il cioccolato deve letteralmente piovere dal cielo.

Ma da dove arriva questo cioccolato di cui sono farcite le adorate uova che i più golosi divorano in occasione della Santa Pasqua e che rendono così felici i bambini? Ebbene gli storici confessano che qui c’è lo zampino del Re Sole il quale, agli inizi del Settecento, fece realizzare dal suo chocolatier personale, un uovo alla crema di Cacao, così buono da fargli leccare i baffi! Ma perché proprio un uovo?  Il suddetto ha ricoperto un valore simbolico enorme nel corso della storia in quanto simbolo di vita poiché (per svariate culture) la Terra ed il Cielo, con la loro unione, andavano a formare un uovo. Non a caso la ricorrenza delle uova va a coincidere con una rinascita a noi molto cara…

Difatti nella nostra tradizione Cristiana il Signor Uovo assume una valenza notevole, in quanto rappresenta la resurrezione di Gesù e da qui nasce l’idea di regalarsi le uova e addobbarle e farcirle nel miglior modo possibile. In Germania, già dal Medioevo, vi era l’abitudine di distribuire delle uova bollite incorniciate da piante e fiori, al fine di colorare le medesime in modo naturale.

Onore al merito anche all’inventiva dello Zar Russo Alessandro III, il quale fece realizzare dal suo orafo di corte delle uova personalizzate e colorate per la sua consorte.

Ma comunque sia, dopo questo piccolo momento storico alla Barbero (Professore, perdoni la comparazione “banalotta” con lei, so benissimo che ne devo mangiare di pane per avere un quarto della sua cultura) vorrei lasciarvi alle vostre visite pasquali ed ai vostri banchetti in famiglia e tra amici, fiduciosa che stiate passando delle giornate all’insegna dei sorrisi e della spensieratezza e vi allego una mia foto da bimba, letteralmente smarrita tra le uova, felice come solo una bambina sa esserlo.





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