“Nella natura con Dante” sui monti di Coreno Ausonio

“Nella natura con Dante” sui monti di Coreno Ausonio

CULTURA - L’escursione, che ha visto circa cinquanta partecipanti, è partita dal rione Stavoli alla volta dell’altopiano montuoso delle “Chianare”, alla scoperta delle antiche caselle

La passione per il trekking unita a quella per la letteratura, in concomitanza con il Dantedì, hanno trovato domenica  un’originale forma grazie all’evento “Nella natura con Dante” dell’associazione culturale “Raccontami” nell’ambito del progetto “Parole sull’antica aia”. 

L’escursione, che ha visto circa cinquanta partecipanti, è partita dal rione Stavoli alla volta dell’altopiano montuoso delle “Chianare”, alla scoperta delle antiche caselle che fino a tutto il primo Novecento sono state abitate dai pastori e dai contadini che lassù allevavano le greggi e coltivavano le vallate. Tra i luoghi più suggestivi, con la speciale guida della signora Rosa e di Giuseppe, sono stati visitati i pozzi, i muri a secco (macere nel dialetto locale) e l’aia in pietra su cui si batteva il grano, si raccontavano storie e nascevano grandi amori.

Ma la prima tappa della passeggiata è stata nella località panoramica “Vallimonaco”, dove si è svolto un reading letterario tra le cantiche della Divina Commedia animato dagli stessi escursionisti che hanno letto e commentato i versi del sommo poeta. L’applauso più grande alla piccola lettrice Rosa Ruggiero che, con la spontaneità dei suoi nove anni, gli stessi che aveva Dante quando incontrò Beatrice, si è voluta cimentare nelle terzine d’apertura dell’Inferno, e a Mariano Adriano, che si appresta a conseguire la maturità classica. Stimolante la riflessione di Michele Lavalle. A sorpresa il maestro Alessandro Parente ha accompagnato il reading con le note del suo inconfondibile organetto, ceduto poi generosamente a Maria Rosaria Lavalle, che ha magistralmente eseguito un canto popolare, durante il quale, complice il fascino dell’aia, per molti “ballerini” è stato difficile restare fermi. Ma anche un altro “sapore” corenese i camminatori nel segno di Dante hanno potuto conoscere: quello del “menu ‘mpostarella”, pane casareccio De.C.O. farcito con frittata, e altri prodotti artigianali, preparato dalla locale panetteria di Anna Coreno.

“E’ stata una giornata bellissima, all’insegna della natura e delle parole, quelle di Dante e quelle delle storie dei nostri nonni che sono custodite nella valli in montagna e che non vogliamo dimenticare. Siamo felici di far conoscere la nostra terra e la nostra montagna ad altri camminatori e di riscoprirla insieme ad altri corenesi. Ci ha commosso la presenza di tanti forestieri e soprattutto di tanti giovani. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’aiuto concreto di quanti hanno collaborato con noi concretamente. Ringraziamo tutti i partecipanti e auspichiamo futuri trekking letterari”, hanno detto gli organizzatori.





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