Centenario dell'Aeronautica militare, cerimonia in sala Restagno a Cassino

Centenario dell'Aeronautica militare, cerimonia in sala Restagno a Cassino

CRONACA - La figura del Maggiore pilota Secondino Pagano nel ricordo di Franco Di Giorgio

Si è celebrato oggi il centenario dell’Aeronautica militare italiana. E’ una data importante. Essa evoca nel paese emozioni forti, e non solo perché l’Arma azzurra ci offre spesso spettacolari esibizioni delle Frecce tricolori. tenendoci con il naso all’insù!

Sicuramente anche perché nell’Aeronautica militare si concentrano le emozioni primordiali dell’uomo: il cielo, il vuoto,l’emozione del volo, la conquista dello spazio;

i progressi delle scienze e della tecnica.

Forse anche per questo l’appuntamento del centenario è particolarmente atteso, oltre che per il ricco programma

 che l’Arma ha predisposto per il grande evento, denso di appuntamenti di grande valore storico, scientifico e soprattutto di memoria!

Grandi emozioni ci saranno riservate dall’appuntamento nel prossimo mese di maggio a Pratica di mare ( magari su questo ci dirà qualcosa in più il Ten. Col. Marco Lanni che, proveniente da impegni nella NATO in Germania con il ruolo di comandante del 2° gruppo volo Airborne Early Warning & Control Force, oggi è operativo proprio a Pratica di mare!)

Di questa grande storia dell’Aeronautica Cassino, Montecassino, e il Cassinate sono orgogliosamente parte integrante e protagonista!

In un evento specifico, programmato presso l’Università di Cassino dallo Stato Maggiore dell’Arma nel prossimo mese di maggio, ci sarà modo di approfondire meglio il contributo scientifico  - anche con una ricerca storica del nostro CDSC – dell’Osservatorio meteorologico di Montecassino:

Del grande scienziato Bernardo Paoloni monaco benedettino di Montecassino; dei primi voli sperimentali con palloni aerostatici e mongolfiere che decollavano dal largario presso l’Abbazia.

 Del contributo del motorista Vincenzo Pomella nella sfortunata missione del dirigibile “Italia” al Polo Nord, organizzata da Umberto Nobile.

Questa mattina vogliamo soffermarci in particolare sulla figura del Maggiore pilota Secondino Pagano.

E’ questo il tema della nostra giornata.

Secondino Pagano è  un figlio della città di Cassino che nell’Aeronautica militare ha scritto pagine indelebili di storia. Soprattutto ha contribuito con il suo talento, con il suo coraggio e con la sua alta professionalità ad aprire nuove vie al soccorso delle persone in difficoltà attraverso il mezzo aereo.

Perderà la vita per questo, insieme a Luigi Bombardieri, un prestigioso alpinista degli anni cinquanta che, per le sue specifiche conoscenze, stava condividendo con lui una delicata esercitazione in alta montagna proprio per testare il mezzo aereo in soccorso alpino!

Di Bombardieri vi parlerà più specificamente il presidente della omonima Fondazione,Avv. Angelo Schena.

Torniamo a Pagano,nel 1943 ha 35 anni con all’attivo già una discreta esperienza di volo. Oltre che di rischiose missioni in zone di guerra. Per questa ragione viene insignito anche della medaglia d’argento al valor militare.

Come sappiamo,l’8 settembre di quell’anno la guerra è a

 una svolta importante.

Viene firmato l’armistizio con gli alleati con conseguente rovesciamento di fronte e di alleanze per le forze armate italiane.

Le clausole armistiziali prevedono che tutte le forze aeree della Regia Aeronautica dovevano raggiungere le basi alleate.

Pagano si trova in zona controllata dalla Repubblica sociale italiana; Ma sente forte il dovere di raggiungere il sud controllato dal Governo italiano legittimo. La missione è difficile, rischiosa, quasi impossibile, perché troppa è la distanza e limitata l’autonomia di volo per gli aeroplani italiani di quel tempo.

Con grande coraggio e con una decisione particolarmente spericolata decolla e punta su Brindisi dove atterra a carburante ormai esaurito!

 Fu così che Pagano si mette agli ordini dell’Aeronautica Cobelligerante Italiana unitamente ad altri 203 velivoli!

Finito il conflitto mondiale, Pagano riprende il suo ruolo in Aeronautica.

Approda al Centro elicotteri della riorganizzata Aeronautica militare italiana. L’addestramento avviene su elicotteri provenienti dagli Stati Uniti.  Si trattava di tre unità Bell 47 D. Su uno di questi elicotteri, ceduti all’Italia dalla Fondazione Rockefeller, Secondino Pagano parteciperà anche a voli per la disinfezione via aerea delle zone del Paese colpite dalla malaria.

Agli inizi del 1957 assume incarichi presso la Commissione delle nazioni unite in Somalia.

Dopo un periodo presso la scuola di volo a Caserta – in qualità di istruttore - viene assegnato al neo costituito Centro elicotteri di Frosinone.

E’ da Frosinone, che nell’aprile 1957 viene comandato per una missione consistente in  voli dimostrativi presso la Fiera di Milano.

Oltre che per condurre in questa città il Presidente del Consiglio dei Ministri, Antonio Segni.

I voli dimostrativi in ambito fieristico si svolgono dal 12 al 27 aprile.

Intanto nella zona di Sondrio sta per iniziare l’ottavo Rally internazionale sciistico.

Quale migliore occasione per avvalersi di una grande esperienza come quella di Pagano per testare l’uso del mezzo aereo in soccorso di alta montagna?

Il sottosegretario alla difesa On. Virginio Bertinelli (sarà presidente del Club Alpino Italiano dal 1959 al 1964) dà disposizioni in questo senso.

Così la missione di Pagano si allunga da Milano a Sondrio.

Viene programmata l’esercitazione sui monti del Bernina.

( fino a quota 2813 metri).

Luigi Bombardieri – grande ed esperto alpinista – è parte del programma per le ovvie ragioni di esperienza e conoscenza dei luoghi.

Purtroppo la situazione meteo volgeva al peggio, tale da sconsigliare la missione.

Secondino Pagano deve decidere se proseguire o annullare il volo.

Decide di proseguire. Avrà pensato: quando si deve intervenire in soccorso non si può certo aspettare le migliori condizioni favorevoli!

Provvede ad alleggerire l’elicottero di strumentazioni non particolarmente necessarie, e – unitamente a Bombardieri – dà inizio alla esercitazione.

Moriranno entrambi a seguito dell’impatto dell’ala dell’elicottero con le funi di una teleferica presente sul luogo e non visibile perché nella zona imperversava una tempesta di neve.

All’aeroporto di Frosinone, dove il pilota Pagano non tornerà più si piangerà un collega speciale. Non solo di grande professionalità ma anche con grande senso dell’umor che teneva sempre in allegria i colleghi.

 Il ten. Col. Orfeo Rossi, che opera presso il72.mo stormo di Frosinone, sicuramente ci testimonierà quanto vivo sia il suo ricordo in questa struttura ancora oggi!

Bombardieri e Pagano: due eroi – li possiamo definire così?  – che hanno aperto la strada all’uso del mezzo aereo in soccorso alpino. E, a seguire in soccorso civile.

Eroi, ma anche pionieri di un servizio, come l’elisoccorso, all’epoca nemmeno immaginabile!

C’è un bellissimo fotogramma nel documentario che la Fondazione Bombardieri  ha messo a disposizione anche per le scuole di Cassino.

 E di cui abbiamo appena visto una breve sintesi.

Si vede l’alpinista in difficoltà che guarda nel vuoto e si domanda: la salvezza potrebbe arrivare solo dal cielo!

Ecco. Da quella sventurata esercitazione le vie dell’elisoccorso in alta montagna furono aperte proprio dal cielo!

E con esse , a seguire, anche l’elisoccorso oggi pressoché attivo in tutte le Asl d’Italia.

Quando alziamo gli occhi al cielo perché il rombo di un elicottero in elisoccorso  richiama la nostra attenzione, ricordiamoci dei nostri coraggiosi eroi: SECONDINO PAGANO E LUIGI BOMBARDIERI!

Questo grande e generoso pilota dell’Aeronautica militare italiana e il grande, prestigioso oltre che generoso alpinista Luigi Bombardieri, sono ricordati anche sul luogo dove le loro vite furono troncate da quel maledetto cavo d’acciaio della teleferica.

Una targa  apposta dalla sezione valtellinese del CAI che così recita: “ Affratellati nel gioioso “ Siam giunti” - che saluta le mete più care - il socio benemerito Luigi Bombardieri - il Maggiore pilota Secondo Pagano - caddero su questo ghiacciaio - volgendo il volo oltre i confini delle nostre aurore.

28 aprile 1957

Il tragico incidente sulle vette del Bernina – come abbiamo detto – anticipò le vie all’elisoccorso.

Esso fu anche oggetto di approfonditi e rigorosi studi per migliorare la sicurezza del volo.

In particolare furono acquisite le raccomandazioni della commissione d’inchiesta sull’incidente e ne furono adottate , nel tempo, tutte le prescrizioni.

Così dagli atti ufficiali:

Poiché l’impiego dell’elicottero va generalizzandosi anche in ambienti orografici complessi e quindi meteorologicamente sensibili la Commissione ritiene opportuno richiamare l’attenzione delle competenti Autorità superiori, sui seguenti punti:

  1. necessità di costituire un organismo particolarmente competente per disciplinare l’impiego in alta montagna dell’elicottero;
  2. necessità di un rigoroso controllo perché tutti gli ostacoli esistenti in montagna e nelle relative valli, che possano essere comunque di nocumento al volo, siano resi chiaramente visibili;
  3. nel caso specifico di funivie, teleferiche e linee elettriche ad alta tensione, attraversanti vallate, siano munite di opportuni e standardizzati segnali visibili chiaramente in volo;
  4. la presenza degli ostacoli suddetti e relativi segnali, sia riportata su tutte le carte di navigazione, nella prescritta forma convenzionale.

Come detto, le misure raccomandate, diventarono tutte ben presto operative. Oggi sembrano scontate. Ma tutto nasce dal precursore pilota Secondino Pagano.

Anche questo è l’ Arma azzurra.

Un impegno che dura nel tempo.

 In pace come nelle situazioni di particolare criticità e delicatezza come quelle che stiamo vivendo nel cuore della vecchia Europa con la guerra in Ucraina!

Come nei mesi che abbiamo fortunatamente dietro le spalle con la brutta vicenda del Covid.

Straordinario l’impegno dell’ Aeronautica militare nell’assicurare con celerità ed uniformità in tutto il paese la fornitura dei vaccini. Come pure il trasporto aereo in alto

 bio –contenimento.

Storia importante. Storia che attiene anche alla quotidianità delle nostre vite e della nostra sicurezza.

E quando pensiamo a tutto ciò, ricordiamoci che un contributo importante lo ha dato anche il nostro grande e generoso concittadino:

  • SECONDINO PAGANO.





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