Fiaccola benedettina, il messaggio di Dom Ogliari: "Fatima città della Pace come Cassino"

Fiaccola benedettina, il messaggio di Dom Ogliari: "Fatima città della Pace come Cassino"

CRONACA - Le parole dell'abate nel suo messaggio al Corteo Storico dopo la concelebrazione eucaristica nella Cappella delle apparizioni

di Francesca Messina

Si è svolta questa mattina la celebrazione eucaristica nella Cappella delle apparizioni a Fatima per le delegazioni al seguito della Fiaccola benedettina Pro Pace et Europa Una.

Di buon mattino sono partite le delegazioni di Norcia, Subiaco e Cassino con gli atleti dei rispettivi Comuni e i Cortei Storici di Cassino e Norcia che hanno raggiunto Fatima da Lisbona. Qui l’Abate Donato ha presieduto la santa messa concelebrata da dom Luigi Maria Di Bussolo monaco di Montecassino, don Davide Tononi, parroco di Norcia e dom Maurizio Vivera monaco di Subiaco.

Durante l’omelia l’abate dom Donato Ogliari ha fatto riferimento al legame che c’è tra la Fiaccola Pro Pace ed Europa Una e il luogo in cui si stava celebrando.

Queste invece le parole nel messaggio dell’Abate Donato dopo aver presieduto la celebrazione eucaristica presso la Cappella delle apparizioni a Fatima.

“Carissimi amici del Corteo Storico mi è stata data la possibilità di rivolgervi una parola da questo luogo così significativo ed altamente simbolico quale è il Santuario di Fatima dedicato alla Madonna Regina del Santo Rosario. Significativo e simbolico perché c’è molto che collega anche la nostra città di Cassino che noi comunemente chiamiamo anche Città per la Pace. Perché Fatima con il suo santuario e i suoi dintorni è anche una città di pace e per la pace in quanto le apparizioni mariane avvenute nel 1917 quindi nel pieno della Prima Guerra Mondiale erano rivolte proprio alle preghiere, alla supplica, al Signore perché riportasse la pace sulla Terra. Un luogo molto importante dove anche la fiaccola benedettina ha voluto essere presente, oltre che nella capitale del Portogallo a Lisbona.

Per questa comunanza e per questo messaggio dove anche da qui proviene l’impegno verso la pace, quotidiano, da parte di tutti noi, dove abbiamo bisogno di costruire l’unità attraverso gesti e parole che portino alla comprensione reciproca e alla fratellanza universale. Ormai volge al termine tra qualche giorno il mio servizio non più come Abate ma come Amministratore Apostolico di Montecassino, infatti verrà immesso canonicamente il mio Successore. Assicurerò la mia preghiera da qui, e la mia benedizione a tutti voi guardando indietro agli otto anni trascorsi a Montecassino, nella città di Cassino, insieme a voi, con il territorio, e con il pensiero bene augurante intriso di preghiera che affido alle mani della Madonna la Regina del Rosario e tramite Lei anche alle mani di San Benedetto nostro grande patrono”.





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