Emergenza siccità, Sacco chiede una conferenza dei sindaci dell'ATO 5

Emergenza siccità, Sacco chiede una conferenza dei sindaci dell'ATO 5

TERRITORIO - Il sindaco di Roccasecca: “E’ importante che gli amministratori sappiano come stanno le cose e che si avvii una discussione per affrontare comunque il problema della scarsità di acqua 

Ha preso carta e penna il sindaco Giuseppe Sacco, e fedele al suo modo di svolgere il ruolo di amministratore sempre attento ai temi che riguardano i cittadini, ha deciso di scrivere alla segreteria tecnica dell’Ato 5 per chiedere la convocazione di una conferenza dei sindaci nella quale essere aggiornati sulle condizioni in cui si trovano i bacini che riforniscono il sistema idrico del territorio.

“Purtroppo sono quotidiane le notizie sulla possibile emergenza idrica che, stante la scarsità di precipitazioni, potrebbe investire il nostro paese – spiega il primo cittadino di Roccasecca – tanto che il governo sta pensando anche di creare una struttura commissariale”.

“Di fronte a tale situazione non possiamo rimanere inermi, soprattutto noi amministratori che abbiamo il contatto diretto e quotidiano con i cittadini. Per questo sarebbe opportuno che l’ente d’ambito ci informasse circa la disponibilità delle riserve idriche. Andiamo incontro alla stagione della semina, andiamo incontro alla stagione calda, non vorremmo ritrovarci a dover razionare l’acqua”.

“L’incontro – argomenta Sacco – dovrebbe svolgersi alla presenza del gestore, così da avere tutti gli attori seduti allo stesso tavolo. Allo stesso tempo si potrebbe cominciare ad avviare un discorso su politiche di gestione più a lungo termine per contrastare un problema dell’approvvigionamento idrico che comunque c’è ed è destinato ad aumentare, come dicono tutti gli esperti. In alcune zone d’Europa, penso all’Olanda, ma anche in alcune regioni del Nord funziona molto bene il recupero delle acque reflue per l’irrigazione agricola. Perché non pensare di adottare questi sistemi anche dalle nostre parti con adeguati sistemi di depurazione?E poi c’è l’annosa questione delle dispersioni della nostra rete. Ecco, avviamo una discussione anche in vista di un aggiornamento del Piano d’ambito: anche questa è transizione ecologica, anche questa è economia circolare”.





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