Cassino, Salera manda a casa tutti gli assessori: "Ora una nuova giunta"

Cassino, Salera manda a casa tutti gli assessori: "Ora una nuova giunta"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 17-02-2023 00:00

POLITICA - Ieri sera il sindaco ha annunciato l'azzeramento dell'esecutivo. La riunione di maggioranza ha rischiato di sfociare in uno scontro fisico. Leone all'attacco: "Prepotenza e arroganza di chi si considera invincibile" Il primo cittadino avvia le consultazioni e conta di chiudere il rimpasto in pochi giorni, poi respinge al mittente l'ipotesi di urne anticipate: "I consiglieri sono con me". Maccaro: "Noi faremo le nostre valutazioni con il Pd provinciale"

Tutti a casa. Dopo la riunione di ieri pomeriggio, il sindaco Enzo Salera ha deciso di azzerare la sua giunta. Sono volati gli stracci durante la riunione di maggioranza: ad un certo punto l’assessore Emiliano Venturi ha minacciato anche di alzare le mani nei confronti del consigliere Fabio Vizzacchero. Gli assessori, ormai defenestrati, si sono consolati nel bar C'est la vie mentre in Comune sono rimasti il sindaco e alcuni consiglieri comunali. Con alcuni distinguo: al bar, insieme agli assessori, non c’era il vicesindaco Francesco Carlino, ma alla sua assenza ha fatto da contraltare la presenza del presidente del Consiglio Barbara Di Rollo e del consigliere di Demos Bruno Galasso.

Salera ha aperto la riunione spiegando che molti consiglieri comunali già dopo due anni e mezzo chiedevano di rivedere la giunta. Che l’azzeramento era divenuta una richiesta di molti dopo le Provinciali. Adesso che non ci sono più scadenze elettorali non è più possibile rinviare, molti settori sono in sofferenza. Ma siccome l'intenzione non è quella di ‘bocciare’ gli assessori dei settori più in sofferenza, l’azzeramento serve per rivedere gli assetti con tutta la maggioranza. Per aprire un ragionamento politico anche con i gruppi consiliari.

Un ragionamento che non è stato però condiviso. Luigi Maccaro ha fatto presente al sindaco che da tre mesi manda in giro “anonimi saleriani” ad agitare la scure del rimpasto sui giornali. Enzo Salera, per tutta risposta, gli ha fatto notare che i voti che lui ottenuti a Cassino alle scorse regionali sono inferiori rispetto a quelli che aveva riportato alle comunali. Questa mattina dalle colonne de Il Messaggero il coordinatore provinciale di Demos ha aggiunto: "Il mio gruppo non è stato consultato, il sindaci ha sentito solo i suoi gruppi. Faremo le nostre valutazioni insieme al Pd provinciale visto che facciamo parte della coalizione di centrosinistra".

Anche con Barbara Alifuoco, che alle regionali era candidata con “Azione”, il sindaco ha messo mano alla calcolatrice. L’assessore Emiliano Venturi si è innervosito, al punto che stava facendo scattare la violenza fisica. Danilo Grossi ha capito di non avere più la guida, che il sindaco si era consigliato con altri, quindi è stato tra i primi ad abbandonare la riunione, ha preferito proseguire la serata al ‘Manzoni’ per seguire lo spettacolo di Beppe Grillo. Ha spiegato che questa scelta di Salera potrebbe segnare il capolinea per l’amministrazione, precipitando alle urne con un anno di anticipo. Una valutazione non condivisa affatto da Salera: "I consiglieri sono con me, sono loro che mi hanno chiesto il rimpasto e l'azzeramento, perché mai dovrebbe esserci una sfiducia?"

Appare quasi scontato che in giunta non torneranno Luigi Maccaro, Emiliano Venturi, Arianna Volante e Barbara Alifuoco. A questo punto non si esclude che anche Danilo Grossi possa restare fuori. Non è un caso che si sono ritrovati tutti insieme al bar, dopo la riunione. C’era anche Maria Concetta Tamburrini, ma i beninformati assicurano che la sua esperienza in giunta continuerà, stesso discorso vale per Francesco Carlino. Salera assicura che sarà un rimpasto-lampo, già oggi partiranno le consultazioni, entro martedì presenterò la nuova giunta.

Intanto l'opposizione va all'attacco e con Benedetto Leone tuona: "L’azzeramento di giunta di Salera? Una prova di forza di un Sindaco uscito bocciato dalle elezioni provinciali e oggi sconfitto da quelle regionali. Prepotenza e arroganza di chi si considera 'invincibile', ma la città ha già mandato un chiaro segnale di sfratto".





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