Commercianti e imprenditori in mano agli usurai, quegli appelli inascoltati

Commercianti e imprenditori in mano agli usurai, quegli appelli inascoltati
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 12-01-2023 00:00

IL FATTO - Dopo l'arresto scattato a Cassino ai danni di un esercente che prestava soldi a strozzo a colleghi in difficoltà torna d'attualità il fenomeno dell'usura. Esattamente un anno fa il presidente di Confimprese Guido D'Amico aveva messo in guardia sul rischio di alimentare il 'mercato parallelo' con la stretta creditizia delle banche. E in Comune non c'è più uno sportello anti usura. Domani l'interrogatorio di garanzia per l'uomo finito ai domiciliari. Tutti i dettagli

Commerciante che presta soldi a strozzo a colleghi esercenti. L’arresto compiuto nelle scorse ore a Cassino dopo un’articolata indagine della Fiamme Gialle torna a far emergere una triste piaga, quella dell’usura, che in particolar modo ai piedi dell’Abbazia, si è più volte manifestata. L’emergenza pandemica prima, il caro vita oggi, hanno acuito ancor di più le sofferenze dei piccoli imprenditori che si vedono esclusi dai crediti bancari.

Il presidente di Confimprese Guido D’Amico, all’indomani di quanto accaduto a Cassino, non può non rilevare come esattamente un fa, parlando proprio nella Città Martire, aveva rilevato: “Non è stata rinnovata la moratoria dei mutui per cui già da questo mese  è ripreso il relativo pagamento, situazione alla quale tante realtà imprenditoriali non sono in grado di far fronte e che pregiudicherà il relativo rating bancario causando, così, l’impossibilità ad aver accesso alle linee di credito.

I numerosi contagi, le tante persone in quarantena, la “barriera psicologica” dell’uso del green pass hanno, di fatto, bloccato le attività del commercio, della somministrazione e del turismo riproducendo le condizioni economiche del lockdown. Con questi presupposti riprendere il pagamento dei mutui è insostenibile per le imprese che vedranno peggiorare, appunto, il loro rating e che, non potendo accedere alla linee di credito normali corrono il rischio di rivolgersi al cosiddetto “mercato del credito parallelo”. (LEGGI QUI: Il monito di ConfimpreseItalia: “Così si favorisce il fenomeno dell’usura”)

Oggi, a distanza di un anno esatto - era il mese di gennaio 2022 - D’Amico spiega: “Con la stretta creditizia il rischio usura continua ad essere altissimo. Segnali c’erano stati già alla fine del 2020 e 2021, non solo nel Cassinate ma in tutta la Ciociaria. Si tratta di un fenomeno molto diffuso.

Il problema è che non appena si risulta essere non in regola con i pagamenti scatta la segnalazione alla Crif (Centrale Rischi Finanziari) e un imprenditore o un commerciante non è più bancabile. A quel punto è quasi inevitabile finire in mano agli usurai. Con la crisi che continua a mordere, soprattutto in questo territorio, bisognerebbe fare molta attenzione".

Parole, quelle del presidente di Guido D’Amico, a cui fanno eco quelle di Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, che interviene sul caso Cassino e rileva: “Le vittime sarebbero numerose ed ancora una volta a spingerle nelle mani dello strozzino sono state le gravi difficoltà economiche, acuite dalla pandemia. Secondo le indagini, l’attività condotta dal commerciante sarebbe andata avanti per oltre 10 anni, attraverso l’erogazione di somme di denaro a tanti soggetti, quasi tutti imprenditori, applicando tassi altissimi e ricorrendo in alcuni casi all’estorsione.

Un plauso agli inquirenti ed un messaggio a chi si trova in difficoltà economiche: chiedere un prestito ad un usuraio non risolve i problemi, peggiora soltanto la situazione. Bisogna restare nella legalità”.

Facile a dirsi, più difficile per gli imprenditori che hanno bisogno di liquidità immediata. Per questo motivo negli scorsi anni l’attenzione era molto alta e in Comune era attivo uno sportello anti usura che ha permesso a molti piccoli imprenditori di denunciare minacce ed estorsioni. Nel 2018 a causa di una domanda protocollata 2 minuti dopo la scadenza del bando, il Comune di Cassino perse l’occasione di costituire nuovamente lo sportello anti usura e negli ultimi anni la guardia è stata nettamente abbassata. Adesso che i casi di cronaca fanno tornare d’attualità il triste fenomeno, ci si rende conto dell’importanza di aver avuto per anni associazioni che hanno combattuto al fianco di imprenditori e commercianti. 

Intanto è stato fissato per domani mattina l’interrogatorio di garanzia di Fabrizio Marrocco, il ristoratore di Cassino finito ai domiciliari e che ha subito sequestri ai suoi beni con l’accusa di usura ed estorsione. L’uomo, difeso dall’avvocato Emilio Roncone, dovrà presentarsi dinanzi al giudice per le indagine preliminari venerdì 13 gennaio per l’interrogatorio di garanzia nel corso del quale avrà la possibilità di dare la propria versione dei fatti sulle vicende che gli vengono contestate. 





Articoli Correlati