POLITICA - Andrea Di Cioccio, già vicepresidente provinciale di AN e con un percorso costante dal 1993 nell'Msi, An e Fdi commenta da Cassino il risultato delle Provinciali: "Oltre al danno anche la beffa, con la scelta dell'antifascista militante Germani, siamo stati in grado di partecipare ad una disputa tutta interna al PD"
"Non c'è alcuna analisi o riflessione da fare, le scelte compiute già in partenza erano contro natura". Cosí Andrea Di Cioccio, già vicepresidente provinciale di AN e con un percorso costante dal 1993 nell'msi, An e Fdi. "Resta il rammarico per un'occasione persa ossia la possibilità di ripetere lo schema che ha caratterizzato da sempre il centrodestra concentrando le nostre forze su Mastrangeli, persona la cui levatura umana, professionale e morale è ampiamente riconosciuta." Ancora Di Cioccio: "Oltre al danno anche la beffa, con la scelta dell'antifascista militante Germani, siamo stati in grado di partecipare ad una disputa tutta interna al PD e, nostro malgrado, siamo serviti solo per riesumare figure come De Angelis cui il vertice nazionale del suo stesso partito aveva messo una pietra tombale sopra. Non è certo il miglior viatico per le imminenti elezioni regionali.
Proprio la caporetto di Frosinone ha dato nuove speranze ad una sinistra, fino a pochi giorni fa, in totale agonia." Conclude Di Cioccio: " Tralascio il fatto che in politica serve coerenza, ideologia e separazione chiara del campo di gioco, proprio come ci ha dimostrato la nostra Premier Giorgia, che ha fatto una lunga traversata nel deserto cogliendo i frutti di un percorso semplice e definito. Ciò che è avvenuto qui nella nostra pecoreccia provincia è l'esatto opposto, è uno sfregio alla nostra cultura identitaria ed i risultati sono fin troppo chiari."
