Undicesimo comandamento: non tacere!

Undicesimo comandamento: non tacere!

EVENTI - Domani, all'aula Pacis, la terza edizione di 'Cento donne'. Comune di Cassino e Regione Lazio in prima linea. Alla consigliera regionale Sara Battisti va dato il merito di saper ascoltare ogni voce della sua provincia, da qualsiasi angolo arrivi

La storia ci ricorda spesso di come manifestazioni popolari abbiano apportato nella società conseguenze decisive. Cento Donne è una di queste: un esempio di azioni che partono dal basso e ridisegnano il volto del nostro territorio. Siamo nella settimana in cui il territorio si sta organizzando per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne. L’arte nelle sue diverse forme è un mezzo verso il cambiamento, uno strumento immediato, ma anche complesso nel suo insieme che implica a chi osserva di fermarsi, di farsi arrivare un messaggio, di rielaborarlo ed assimilarlo.

Il 25 novembre 2020, in piena pandemia, 100 donne, scelte per il loro impatto sul territorio, prestano il proprio volto in un progetto corale che unisce tutta la provincia e va oltre. Questo gesto simbolico ha avuto importanti ripercussioni sull'opinione pubblica, esplicita un tema ancora molto delicato. Nella mattina del 25 novembre 2020, cento donne pubblicavano sui propri profili social una foto dove erano ritratte con il volto tumefatto e nel post veniva raccontata una storia di violenza, la sorpresa per i concittadini di ognuna di loro fu immensa e, la reazione a catena immediata, le condivisioni raggiunsero oltre 500000 interazioni. Nel 25 novembre 2021 quelle foto divennero dei manifesti, sparsi per tutta la provincia e non solo, rinnovando il patto delle cento donne e la loro lotta contro la violenza. Anche quest'anno l'eco di Cento Donne continua a farsi sentire con un nuovo messaggio: XI comandamento-non tacere. Presso l'aula Pacis si terrà la manifestazione che vede finire il primo ciclo di cento donne, dopo tre stagioni, la fotografia lascerà spazio ai video, ma prima le cento donne che ci hanno messo la faccia rompendo il muro del silenzio riceveranno un libro che racchiuderà tutti gli scatti realizzati in queste tre stagioni per sensibilizzare tramite la fotografia al tema della violenza contro le donne.

Questa manifestazione ha avuto un ruolo chiave nel rivoluzionare il modo di fare rete nella vostra provincia, "insieme si è più forti" e Ammuri Liberi ha dimostrato come l'arte e il cuore possano essere una rivoluzione, questa catena umana di cento donne è e sarà il simbolo del cambiamento del modo di agire del nostro territorio. La grande risonanza mediatica ha dato un impulso decisivo e positivo: Cento Donne è la prima manifestazione corale dove la stragrande maggioranza dei comuni della nostra provincia e non solo ha collaborato all'unisono verso un unico obiettivo: quello di sensibilizzare la cittadinanza nei confronti di un tema così delicato.

A Marcello Russo va dato il merito di aver saputo mettere in un’unica finestra di dialogo il territorio, di aver saputo unire tramite l'arte le diverse correnti politiche, di pensiero, di religione, le associazioni di promozione sociale, la Asl di Frosinone, le cariche istituzionali del Lazio diventando di diritto "un'artista del cambiamento” un’artista capace di spostare gli equilibri.

Alla Consigliera Regionale del Lazio Sara Battisti va dato il merito di saper ascoltare ogni voce della sua provincia, da qualsiasi angolo arrivi, di aver saputo cogliere l'essenza di questo progetto e l'impatto che poteva avere sul territorio, in una visione d'insieme da non dare per scontata.

Quando il rapporto ascolto-azione tra territorio e istituzione funziona è segnale di una buona Politica, che non possiamo non evidenziare in un’epoca in cui i cittadini lamentano un forte distacco tra gli stessi e le istituzioni: la provincia di Frosinone su questo rappresenta un’eccezione positiva per il contatto diretto che gli enti e i cittadini hanno instaurato.





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