Depuratore, ennesimo sversamento di reflui industriali

Depuratore, ennesimo sversamento di reflui industriali
di autore Redazione - Pubblicato: 24-08-2022 00:00

CRONACA - La questione del depuratore industriale ex Cosilam rende impossibile la vita dei residenti in località Solfegna/Cerro e di tutti i cassinati. Parlano Andrea Vizzaccaro e Fabio Iannattone

E’ di pochi giorni fa la notizia dell’ennesimo sversamento di reflui industriali che rendono impossibile la vita dei residenti in località Solfegna/Cerro e mettono a repentaglio la salute di tutti i cassinati. Ci riferiamo all’annosa questione del depuratore industriale ex Cosilam, gestito ora dalla società Aea, i cui vertici sono al centro di un’importante indagine giudiziaria che ha portato nei mesi scorsi la Procura di Cassino ad emettere diverse misure cautelari. Ma non è certo del profilo giudiziario che vogliamo occuparci in questa sede, da convinti garantisti, guardiamo con fiducia al lavoro degli inquirenti e aspettiamo che la giustizia termini il proprio corso. L’aspetto che ci preme, attiene alla tutela dell’ambiente e della salute, due diritti assoluti, tutelati dalla nostra carta costituzionale, verso i quali registriamo indifferenza e pressapochismo da coloro i quali dovrebbero, anche perché lautamente stipendiati, occuparsene. Per un esatto inquadramento della gravità del tema in argomento, vale la pena rammentare che i reflui che non arrivano al depuratore, confluendo nel rio Fontanelle giungono direttamente ad un punto di presa del Consorzio di Bonifica Valle del Liri, qui l’acqua viene captata e distribuita per l’irrigazione dei campi agricoli.

Ciò nonostante, ad oggi, nessuno intervento di carattere tecnico è stato posto in essere, i vertici del consorzio unico del Lazio, continuano a presentare faraonici piani di investimento, inaugurare rotatorie, ma del depuratore niente. Non provino a convincerci, che la competenza è in capo alla suddetta società AeA, società in house costituita prima della nascita del consorzio unico che oggi ha assorbito tutte le competenze dei consorzi industriali del Lazio. Non è più tempo di tergiversare, rimandare, procrastinare, con la salute dei cittadini non si scherza e non si fa campagna elettorale. Per onestà intellettuale, va rammentato in questa sede, che il cattivo funzionamento dell’impianto in commento risale a diversi anni addietro, per essere precisi anche quando ai vertici del Cosilam sedevano esponenti del centro-destra. Come detto, non spetta a noi individuare le responsabilità di questa mala gestio,  a noi preme la risoluzione del problema, è giunto il tempo di porre fine a questa grave e pericolosa vicenda.

Andrea Vizzaccaro Azione Cassino – Fabio Iannattone Partito Socialista Cassino





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