Il monito di Antonazzo: "Stiamo vivendo male la nostra umanità"

Il monito di Antonazzo: "Stiamo vivendo male la nostra umanità"

SOLENNE PONTIFICALE - L'Alto Prelato richiama quanto detto dalla Oms e cioè che questo periodo sarà caratterizzato soprattutto dalla malattia più diffusa: la depressione. Il messaggio ai fedeili: "L’assunzione ci dice che c’è speranza per noi. E la Vergine ci ricorda che il meglio deve ancora venire e non lo otteniamo sulla Terra"

di Francesca Messina

Si è tenuto ieri nel tardo pomeriggio il “Solenne Pontificale” presieduto dal Vescovo della Diocesi di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo Monsignor Gerardo Antonazzo.

Durante l’omelia dinanzi ai numerosi fedeli e al sindaco Enzo Salera, al consigliere comunale Luca Fardelli, al Gonfalone della Città, e alle statue della Madonna dell’Assunta e del Bambinello, l’Alto Prelato ha sottolineato i vari passaggi parlando dell’Assunzione di Maria al cielo: “Portiamo davanti al Signore, all’altare tutte le nostre intenzioni di preghiere, i nostri bisogni, le nostre necessità e speranze e anche le grazie che il Signore compie e ha compito nella nostra vita.

L’OMS ha dichiarato che questo periodo sarà caratterizzato soprattutto dalla malattia più diffusa: la depressione. Stiamo vivendo male la nostra umanità. L’assunzione ci dice che c’è speranza per noi. E la Vergine ci ricorda che “il meglio deve ancora venire” e non lo otteniamo sulla Terra. Noi sulla Terra siamo ospiti, San Pietro dice “siamo pellegrini”, non abbiamo una casa. Tante volte molte persone ci dicono che hanno perso un loro caro, ma non sono vite perdute, ma vite assunte in Cielo. Si momentaneamente diciamo “abbiamo perso” perché non sono fisicamente più in mezzo a noi. Nemmeno Gesù e neanche Maria lo sono, ma non li abbiamo persi. Noi oggi non stiamo celebrando una perdita ma una speranza di essere là dove Cristo risorge. Non si nasce per morire, ma si nasce per la vita attraverso la morte”. A concelebrare con il Vescovo oltre al parroco della Concattedrale don Emanuele Secondi anche altri preti della città.

Dopo la celebrazione il Vescovo Antonazzo ha letto l’atto di affidamento della città a Maria SS.ma Assunta e poi ha offerto i Cuori, il più piccolo l’ha messo al collo della statua di Gesù Bambino, quello più grande alla Madonna.

Poi si è svolta la processione per le vie della città, infine una volta ritornati in piazza Corte dinanzi alla Concattedrale il Vescovo Antonazzo dalla loggia del Palagio Badiale ha impartito la benedizione alla presenza di centinaia e centinaia di cittadini, del sindaco Salera, del presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo e altri amministratori.

Don Emanuele ha ringraziato tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita dei festeggiamenti. Infine i fuochi d’artificio molto ammirati ed applauditi.





Articoli Correlati