Il Palazzo della Cultura diventa il cuore del progetto CO.E.S.I.

Il Palazzo della Cultura diventa il cuore del progetto CO.E.S.I.

EVENTI - Il dott. Antonio Felice Fargnoli, progettista, spiega come sia importante avere un progetto finanziato

A Cassino, il Palazzo della Cultura diventa Casa Italia- Ucraina, e punto fisico dove incontrare i profughi ucraini e parlare del progetto CO.E.S.I.- Comunità educanti, sinergiche, inclusive. D'altra parte, a seguito dell'emergenza bellica, e dell'emigrazione stiamo riflettendo su realtà relativamente nuove. Ma dobbiamo anche reinventare il nostro modo di pensare l'inclusione sociale. Sicuramente, il Terzo Settore offre un certo supporto e servizi ai profughi ucraini che altrimenti non avrebbero. Anche per questo è molto importante comunicare l'impegno dell'associazione Minerva, formazione e lavoro, e dell'associazione ACLI Frosinone. Due importanti realtà con cui la Cooperativa Autentica è in relazione per questo progetto. D'altra parte, il volontariato offre anche alcune figure professionali che fanno crescere il valore in termini qualitativi di questo progetto. Per esempio, la partecipazione di una mediatrice che presta un servizio di traduzione in lingua ucraina. Importante per spiegare il progetto ai destinatari. Si tratta di donne che scappano dalla guerra. Ma che pensano di tornare nel loro paese.

Il dott. Antonio Felice Fargnoli, progettista, spiega come sia importante avere un progetto finanziato. Infatti, bisogna sostenere anche economicamente lo svolgimento di attività che devono portare a favorire l'inserimento dei profughi ucraini nel nostro contesto territoriale, ma anche socio economico e lavorativo. Anche per questo sono sempre utili le reti associative. Ma, un ruolo centrale è anche quello delle educatrici. Infatti, vero è che la guerra in Ucraina sta stravolgendo l'infanzia di migliaia di bambine e bambini. Tantissimi minori sono oggi qui da noi accompagnati dalle loro madri, mentre i papà sono rimasti a combattere per difendere il Paese. Al Palazzo della Cultura, alcune educatrici sono entrate nel tema del sostegno all'integrazione e all'inclusione sociale di questi bambini. Forse è proprio questo il modo più semplice anche per imparare la lingua italiana. Una lingua che stanno conoscendo piano piano. Ugualmente, conquistare la fiducia dei bambini può far guadagnare anche la fiducia delle loro mamme rispetto al progetto. 





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