CRONACA - Un anno fa l'addio al comunista ed ex consigliere comunale, promotore di tante lotte in favore degli ultimi, degli immigrati, dei senza casa, dei senza lavoro. A lui è dedicato il fondo bibliotecario di Cassino
Un anno fa ci lasciava Vincenzo Durante.
Comunista, ex consigliere comunale, uomo generoso, sempre disponibile e noto, ben oltre il nostro territorio, per le tante lotte in favore degli ultimi, degli immigrati, dei senza casa, dei senza lavoro.
Un anno dopo stamattina siamo stati qui, a Cassino, nel nuovo Palazzo della Cultura, per ricordarlo e per far sentire ancora l'eco delle sue battaglie e dei suoi valori, con la creazione del fondo bibliotecario che porta il suo nome.
Un'idea che a Vincenzo sarebbe piaciuta sicuramente.
Ringrazio di cuore i suoi familiari per il dono di circa 200 libri di Vincenzo alla biblioteca comunale che la arricchiranno anche di quel pensiero critico e mai banale che Vincenzo portava addosso. Un modo bello, semplice, come sarebbe piaciuto a lui, per tenerne vivo il ricordo.
Perché Vincenzo si documentava, studiava i problemi e sosteneva in consiglio comunale i propri convincimenti con passione, energia e contezza dei fatti. Nel confronto diretto era sempre schietto, leale, non rinnegava mai l'impegno assunto. Con Vincenzo anche lo scontro più duro mai scivolava sulla contrapposizione personale.
Rimaneva quasi sempre sulla sua posizione, ma sapeva distinguere i due piani: quello politico e quello personale. Cosa rara di questi tempi. Segno questo, di spessore politico non comune, che ho avuto modo di apprezzare e del quale idealmente lo ringrazio.
Come ringrazio il professore Pasquale Beneduce per le importanti parole di oggi, Rino Tarallo e Paola Caramadre per aver proposto insieme alla famiglia questa giornata, al personale della biblioteca comunale e i tanti compagni di Vincenzo che oggi erano nel Palazzo della Cultura a vivere questo bel momento, nel suo ricordo.
Ciao Vincenzo.
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