Cassino, la nomina del Comandante fa ancora discutere

Cassino, la nomina del Comandante fa ancora discutere
di autore Redazione - Pubblicato: 11-06-2022 00:00

POLITICA - Il segretario generale del Comune Pasquale Loffredo risponde ai consiglieri comunali Renato De Sanctis e Francesco Evangelista

Non si è preso molto tempo il segretario generale del Comune, dott. Pasquale Loffredo, per rispondere ai consiglieri comunali Renato De Sanctis e Francesco Evangelista in merito alla legittimità della nomina sindacale a Comandante della Polizia Locale del dott. Pasquale Pugliese nonché della validità degli atti dallo stesso emessi nella qualità di Comandante, in quella di Responsabile della posizione organizzativa dell’Area Sicurezza e anche in quella di Direttore dell’Esecuzione del Contratto.

A distanza di pochi giorni dalle loro istanze, ieri, il segretario ha inviato un circostanziato riscontro alle note dei due consiglieri, che ha indirizzato per conoscenza anche al Prefetto, al Sindaco, al dirigente dell’Area Finanziaria e Risorse Umane, dott.ssa Monica Tallini, e, naturalmente, allo stesso comandante Pugliese.

In definitiva ribadisce, con adeguata argomentazione, quanto già scritto in un comunicato dal Comune, e cioè che la nomina è legittima, efficace e valida. Ha specificato, rispetto alla richiesta di revoca del decreto di nomina del Sindaco (n. 03/2022) che “lo stesso pone le proprie basi sulla normativa e sulla giurisprudenza sopra richiamata” mentre “non si configurano i presupposti della violazione di legge, dell’eccesso di potere o dell’incompetenza richiesti dall’articolo 21 nonies della stessa legge”.

Rispetto al posto di dirigente dell’Area Sicurezza vacante presso il Comune di Cassino, il segretario Loffredo ha ricordato che il Sindaco con proprio decreto (il n.22 del 3 dicembre 2021) gli ha assegnato ad interim, tra le altre, la dirigenza di tale area.

Ed ha precisato che non avendo egli lo status di appartenente al corpo di Polizia Locale, le funzioni sono da intendersi normativamente limitate alle sole attività gestionali di carattere amministrativo assegnate all’Area Sicurezza e non rientranti nelle funzioni proprie di Polizia Municipale.

E a tal proposito richiama importanti princìpi sanciti dal Consiglio di Stato che si applicano al Comandante di Corpo, quale, tra gli altri, che la nomina per tale incarico “non deve essere necessariamente accompagnata all’assegnazione di una qualifica dirigenziale”. Un principio che si applica anche negli Enti in cui al vertice dell’Area vi è un dirigente, come nel caso di Cassino “…al vertice del corpo di polizia municipale è posto un comandante, anche egli vigile urbano, che ha la responsabilità del Corpo e ne risponde direttamente al Sindaco. Tale posizione, deve aggiungersi, non è affidabile ad un dirigente amministrativo che non abbia lo status di un appartenente al corpo di polizia municipale”.

A conclusione del suo lungo argomentare, il segretario generale sostiene che il comandante Pugliese “è pienamente legittimato ad istruire gli atti amministrativi gestionali incardinati presso l’Area Sicurezza”. “Detta legittimità – aggiunge – deriva dal conferimento della Posizione Organizzativa e dalla nomina a DEC”. Per precisare, infine, che “tutti gli atti gestionali che impegnano l’Ente verso l’esterno, adottati dall’Area Sicurezza ai sensi di legge e segnatamente dell’art. 107 del D.lsg. 267/2000, sono stati condivisi e sottoscritti dallo scrivente nella sua funzione di dirigente ad interim dell’Area Sicurezza”.

Archiviata la questione della cosiddetta “penalina” sulla quale si era fatto non poco rumore, resi noti i titoli di studio, i ruoli ricoperti in precedenza dal comandante Pasquale Pugliese, l’Amministrazione ora auspica che l’attenzione di ciascuno si concentri sul suo delicato compito nell’esclusivo interesse della città.





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