La Regione si dimentica del Peperone di Pontecorvo. E scoppia la polemica politica

La Regione si dimentica del Peperone di Pontecorvo. E scoppia la polemica politica
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 01-06-2022 00:00

IL FATTO - Amaretto di Guarcino, fagiolo cannellino di Atina, pane di Veroli, pecorino di Picinisco e Cesanese del Piglio nella campagna "Alla scoperta dei Sapori del Lazio". L'assessore all'agricoltura Nadia Belli: "I consiglieri regionali del nostro territorio dove sono? Non conoscono la Ciociaria e i suoi prodotti d’eccellenza? Oppure semplicemente gli interessa tutelare solamente alcuni e altri no a secondo della "vicinanza"?

La conferenza di presentazione dell'iniziativa "Alla scoperta dei Sapori del Lazio"

Assaporare l’olio della Sabina immergere le mani in un cesto di nocciole di Vitorchiano, passare una serata con un buon calice di Cesanese del Piglio, visitare Gaeta e fare una sosta per le sue famose olive…e poi che dire della bontà della ricotta romana e del pecorino romano DOP? Magari accostandoli a un bicchiere di EST! EST!! EST!!! di Montefiascone.

Queste sono solo alcune delle esperienze visive e gustative da “vivere” attraverso gli scatti del progetto “Alla scoperta dei Sapori del Lazio”, una campagna fotografica social, presentata ieri mattina a Roma presso lo spazio WEGIL a Roma, promossa dall’Assessorato Agricoltura, Foreste, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Pari Opportunità della Regione Lazio,  realizzata dal fotografo Piergiorgio Pirrone, con la partecipazione di 5 volti noti dello spettacolo che hanno raccontato in uno scatto i loro posti del cuore attraverso un prodotto: Manuela Arcuri con la sua Latina, Massimo Ciavarro e la Tuscia,  Samantha de Grenet e il suo amore per la provincia di Roma, Carlotta Natoli che ha lasciato il cuore nel reatino e, infine, Francesca Valtorta e la Ciociaria.

I PRODOTTI SCELTI

Evocando le suggestioni dello splendido territorio del Lazio, verranno inoltre raccontate oltre 20 eccellenze enogastronomiche a km 0, tra PAT, IG e DO, rappresentative delle cinque province laziali. Per Frosinone: amaretto di Guarcino, fagiolo cannellino di Atina, pane di Veroli, pecorino di Picinisco, Cesanese del Piglio; per Latina: falia di Priverno, moscato di Terracina, mozzarella di bufala Campana, olive di Gaeta, olio Colline Pontine; per Rieti: amatriciana STG, olio Sabina, patata di Leonessa; per Viterbo: Est!Est!!Est!!! di Montefiascone, nocciola romana, patata dell’alto viterbese, olio Tuscia; per Roma: abbacchio romano, Frascati superiore, pecorino romano del Lazio, ricotta romana, pane di Genzano.

L’assessore Onorati all’agricoltura Onorati ieri ha annunciato che da oggi sui social di Regione Lazio ci sarà la possibilità di vedere la campagna fotografica "Alla scoperta dei sapori del Lazio" dedicata ai prodotti a denominazione di origine e tipici e tradizionali del Lazio con testimonial speciali: Francesca Valtorta, Massimo Ciavarro, Samantha de Grenet, Carlotta Natoli, Manuela Arcuri. 

LA POLEMICA POLITICA

Una nota critica arriva a firma del consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Daniele Maura da sempre attento allo sviluppo dell’enogastronomia locale e dall’assessore all’agricoltura di Pontecorvo Nadia Belli -.

"Bene, tutto bene se non fosse che manca tra i prodotti DOP del Frusinate il peperone cornetto di Pontecorvo, spero sia stata una dimenticanza, anche se grave, e non la volontà di penalizzare un territorio ed un prodotto un prodotto così importante, vitale per le aziende e per il nostro territorio, per un accanimento politico verso un’amministrazione di colore politico diverso da quello che governa la regione Lazio e non è la prima volta che accade.

L’importanza di salvaguardare e promuovere la tipicità dei prodotti agroalimentari, valorizzare i cibi, i vini e gli oli d'oliva tipici Ciociari, è fondamentale. Nell'epoca dei mercati globalizzati il tema della tutela e della valorizzazione dei prodotti tipici agroalimentari ha un rilievo non trascurabile e pertanto è gravissimo quanto accaduto, sul peperone cornetto di Pontecorvo vi sono imprenditori agricoli che hanno investito tempo e denaro e la regione Lazio non può permettersi di trascurarli.

E i consiglieri regionali del nostro territorio dove sono? Che fanno?  Non conoscono il territorio Ciociaro e i suoi prodotti d’eccellenza? Oppure semplicemente gli interessa tutelare solamente alcuni ed altri no a secondo della vicinanza politica ad essi?





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