A Cassino l'anniversario della morte del generale Anders

A Cassino l'anniversario della morte del generale Anders

EVENTI - Presente la figlia, l’ambasciatrice Anna Maria Anders. Il sindaco Salera: "A loro va il nostro pensiero e il doveroso ricordo che si rinnova"

Nell’anniversario della morte del generale Wladyslaw Anders, avvenuta a Londra il 12 maggio 1970, il sindaco Enzo Salera ha partecipato questa mattina alla cerimonia religiosa nel cimitero polacco di Montecassino. Presente la figlia del generale, l’ambasciatrice Anna Maria Anders,  il collega della Repubblica di Slovenia, il console polacco, autorità civili e militari.

Sono state deposte due corone di alloro e, dopo l’omaggio reso ai caduti  che lì riposano, le autorità si sono spostate a Cassino, in piazza De Gasperi,  per l’inaugurazione di una mostra che ripercorre la vita e le imprese del Generale. La mostra resterà allestita sino al 18 maggio.

Presenti qui il Direttore dell’Istituto nazionale per la “Memoria” della sezione di Lodz, responsabile della mostra, e il Direttore dell’ufficio turistico della stessa regione.

La compagnia di canto e ballo della Slesia, nei costumi tipici, ha intonato un dolce ed emozionante canto popolare.

“Per me, per noi –  ha detto l’ambasciatrice nel suo breve intervento – è una giornata speciale perché ricorre l’anniversario della morte di mio padre. Sono passati da allora 52 anni. Siamo stati al cimitero e adesso inauguriamo la mostra. E’ stata preparata dall’Istituto di memoria nazionale polacca della sezione di Lodz. E’ bellissima”.

Ha ricordato il forte legame che stringe la Polonia alla nostra città. Ha quindi dato a tutti l’appuntamento alla “grande cerimonia” del 18 maggio prossimo a Montecassino, presso il cimitero polacco. In tale giorno, nel 1944, sulle macerie dell’Abbazia fu issata la bandiera bianca e rossa che idealmente comunicava alla città e al mondo la fine della aspra lotta.

Il sindaco ha  mostrato l’eterna gratitudine ai soldati polacchi che, ha detto, “venendo da terre lontane, giunsero qui a combattere una sanguinosa battaglia per la nostra e la loro libertà. A loro va il nostro pensiero e il doveroso ricordo che si rinnova”.  A tal proposito Enzo Salera ha richiamato la nota epigrafe impressa sul marmo dell’obelisco dedicata ai caduti polacchi: “ Per la nostra e la vostra libertà, donammo l’anima a Dio, i corpi alla terra d’Italia, alla Polonia i cuori”.





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