A Cassino inaugurato il "Monumento ai Caduti dell'aria"

A Cassino inaugurato il "Monumento ai Caduti dell'aria"

EVENTI - In piazza De Gasperi. Il vescovo della Diocesi, Gerardo Antonazzo, coadiuvato da don Benedetto Minchella, ha impartito la benedizione

E' stato inaugurato ieri mattina, nel giardino di piazza “De Gasperi”, il “Monumento ai Caduti dell’Aria”, progettato dall’architetto Francesco Pittiglio e dall’ingegnere Emiliano Evangelista, consigliere comunale, da loro donato all’associazione Arma Aeronautica della sezione di Cassino.

 Hanno deposto una corona d’alloro il presidente dell’associazione Arma Aeronautica, cav. Dario Vendittelli, il sindaco di Cassino, Enzo Salera, il presidente  regionale cav. Josè Juan Skof e il comandante del 72° Stormo, colonnello Marco Boveri.

Presenti all’evento le Associazioni combattentistiche e d’Arma dell’Aeronautica, sezioni di Cassino, Frosinone, Velletri, Arpino e Sud Pontino, assieme alle sezioni di Cassino delle famiglie Caduti e Dispersi in guerra, delle vittime civili in guerra, dei Finanzieri, dei Carabinieri, dei Bersaglieri e della Polizia di Stato.

Presenti altresì i rispettivi Sindaci e i Gonfaloni dei Comuni di San Vittore del Lazio, Sant’Elia Fiumerapido, Pignataro Interamna, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Aquino e naturalmente il gonfalone di Cassino, decorato di medaglia d’oro al valor militare.

Tra le autorità politiche presenti anche  la presidente del consiglio comunale, Barbara Di Rollo, i consiglieri Gino Ranaldi, Edilio Terranova, Rosario Iemma, Emiliano Evangelista, Fausto Salera, e l’ex sindaco Peppino Petrarcone,  Superando in questa occasione il riserbo che lo caratterizza, è sceso dal suo ufficio del Comune il segretario generale, dott. Pasquale Loffredo, già ufficiale dell’Aeronautica dalla quale si congedò nel 2008 con il grado di Maggiore per intraprendere la brillante carriera attuale. Questa volta non ha resistito al richiamo della giovanile militanza.

Il vescovo della Diocesi, Gerardo Antonazzo, coadiuvato da don Benedetto Minchella, ha impartito la benedizione.

Il presidente della sezione cassinate, Dario Vendittelli, in apertura degli interventi ha parlato di doveroso riconoscimento,  con il monumento, a chi ha immolato la propria vita nell’adempimento del proprio dovere. Ha ringraziato i tecnici che lo hanno ideato e donato il progetto all’associazione. Ha quindi ricordato le vittime del territorio: l’aviatore Vincenzo Pomella di Sant’Elia, il motorista Giuseppe Musto e l’aviere Manlio Valente, entrambi di San Vittore del Lazio, il sergente pilota Francesco Carcione di Aquino, il tenente pilota Alberto Testa di Pignataro Interamna, il maggiore pilota Secondino Pagano di Cassino, il tenente Maurizio Simone di San Donato Valcomino. “Questo monumento è stato eretto – ha detto il presidente – per rendere onore e memoria al loro sacrificio”.

Il comandante del 72 Stormo, Marco Boeri ha detto: “ L’odierna cerimonia rende onore a tutti quelli che in tempo di guerra e di pace si sono sacrificati per l’affermazione degli ideali della nostra amata patria. E’ un dovere mantenere vivo il loro ricordo”. Mentre egli parlava , in alto volteggiava un elicottero della scuola elicotteristi di Frosinone. Un pensiero lo ha rivolto al maggiore Pagano ma anche alle vittime recenti, per concludere che la scelta personale di essere militare è stata dettata dal desiderio di “servire la mia patria dal cielo”.

Il Sindaco di Cassino ha rilevato come la cerimonia odierna vada ad inserirsi in un contesto di onori alla memoria che in questa nostra città è particolarmente forte. Ha richiamato il 15 marzo, anniversario della distruzione di Cassino, il sacrificio della città 78 anni fa. Ha ringraziato l’associazione Arma Aeronautica con la cui sezione locale  “abbiamo lavorato – ha detto – per questo monumento che mancava alla città di Cassino. Siamo riusciti ad inaugurarlo dopo il lungo periodo di Covid”. Enzo Salera ha rivolto poi il suo pensiero a Secondino Pagano, ha salutato i suoi familiari presenti alla cerimonia e ha ricordato la tragedia che si consumò tra le gole del massiccio del Bernina il 28 aprile del 1957 , quando nel tentativo di un ardimentoso volo in alta montagna atto a dimostrare il possibile e utile impiego degli elicotteri in azioni di soccorso alpino, una pala dell’elicottero pilotato dal pluridecorato cassinate, forse per una turbolenza atmosferica, urtò un filo della teleferica precipitando da un’altezza di 150 metri .” Un eroe di Cassino il cui ricordo abbiamo il dovere di tenere vivo” ha aggiunto.

In conclusione, il presidente regionale Josè Juan Skof dopo aver ringraziato il cavaliere Vendittelli e i suoi collaboratori per l’impegno a voler manter vivo il ricordo di quanti sono morti per la paria, ha sottolineato la sensibilità della città verso valori portanti, quali il ricordo di chi si è immolato per noi.

 La cerimonia è stata preceduta dalla commemorazione nella chiesa di Sant’Antonio del maggiore Secondino Pagano, pluridecorato al valor militare.





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