Racconti e Poesie del weekend - "Via Crucis"

Racconti e Poesie del weekend - "Via Crucis"
di autore Francesca Messina - Pubblicato: 10-04-2022 00:00 - Tempo di lettura 1 minuti

RUBRICHE - Oggi Francesca Messina ospita la poesia di Anna De Santis di Cassino

Via Crucis

Le mani dunque, furono lavate e mondate

Il consiglio avea deciso

Pilato ancora una volta tuonò rivolto al popolo

scegliete se Costui è nel torto e lo volete morto.

Un mantello purpureo gli fu posto e poi schernito e tolto

nudo si presentò al cospetto dei soldati

a tutti quelli che un tempo lo avevano accolto.

Caricarono sulle sue spalle una Croce

pesante come il peccato

per tutti quelli che aveva amato e salvato.

Cadde senza un lamento davanti alla sua Santa Madre.

Il dolore di una mamma, quando vede il suo unico figlio morire

non si può ne quantificare, ne capire

inutilmente Simeone avea predetto a lei quel triste verdetto…

tuo Figlio è nato per morire

il Padre l’ha mandato per redimere l’intero creato.

Ed ancora un tale..Simeone, sempre chiamato

volle pietoso, accollarsi parte del peccato

tolse la croce a Gesù mentre saliva verso il Golgota e fu subito perdonato….

Chi non prende la sua croce e mi segue non è degno di me.

Sul monte, iniziava la salita

Il sangue gli trasfigurava il volto e rivedeva tutta la sua vita

la sua corona di spine il capo trafiggeva

nel sudario una pia donna ne impresse le ferite.

Di nuovo quella Croce e sofferenza

cadde una seconda volta sotto la violenza

era come un agnello condotto al macello

muto senza proferir parola alcuna.

Le donne lo seguivano battendosi il petto

pregavano per lui e per quello che era già stato predetto

Ma il Gesù, un giorno disse:

Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma per i vostri figli e voi stesse.

Schernito ancora e dilaniato nelle carni

sopportava senza alzar lo sguardo mentre secca si facea la gola

dissetato con stracci intinti di aceto e fiele.

Spogliato dalle poche vesti spartite e strappate, tra i soldati,

appeso ad una Croce in mezzo a due dannati

chiodi di ferro appena forgiati le mani ed i piedi completamente trapassati

ed ancora la forza di perdonare…

Signore perdona loro, non sanno quello che fanno.

Il cielo improvvisamente divenne scuro,

si allontanò la folla e rimasero solo le sue donne

che assistettero, senza poter far niente alla lunghissima agonia

perché tutto era stato già predetto.

Una voce fioca si levò nell’aere:

Dio mio perché mi hai abbandonato

poco dopo IL Suo Spirito nelle mani del Padre fu consegnato

abbasso il capo e…Spirò.

Il corpo fu calato dalla Croce ed avvolto in un bianco lenzuolo

poi deposto dal triste Giuseppe in un nuovo sepolcro roccioso.

Ora il Padre ed il Figlio son congiunti nel regno del vero.

Le pie donne avvertite da un Angelo annunciarono la lieta novella

Gesù diventa una stella…

E’ risorto ora è luce quaggiù.

Anna De Santis, Cassino (Fr)





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