Il termovalorizzatore. Croce o delizia?

Il termovalorizzatore. Croce o delizia?
di autore Redazione - Pubblicato: 14-03-2022 00:00

TERRITORIO - Le precisazioni dei consiglieri comunali del Gruppo Consiliare "San Vittore Bene Comune", Vittorio Marcone, Eugenio Iannetta, Antonio Forgione

"In relazione agli ultimi articoli di stampa che hanno occupato intere pagine sui quotidiani locali nell’ultimo weekend riguardanti il Comune di San Vittore del Lazio, vorremmo fare alcune precisazioni al fine di garantire una più compiuta e corretta informazione, soprattutto su una tematica da sempre molto sentita.

In data 03 marzo 2022 è stata depositata la sentenza n.52/2022 della Corte Costituzionale formulata su istanza di alcune Società Gestrici di Impianti di trattamento rifiuti nella nostra regione, le quali hanno sollevato dubbi  sulla legittimità costituzionale della norma con la quale la Regione Lazio, in tema  di disciplina della gestione dei rifiuti, stabilisce BENEFITS per i soli comuni sede di impianto di trattamento nella misura percentuale in base al costo di conferimento.

La Corte ha statuito - continuano i consiglieri comunali del Gruppo Consiliare "San Vittore Bene Comune", Vittorio Marcone, Eugenio Iannetta, Antonio Forgione - l’inammissibilità della richiesta formulata dei ricorrenti,  per cui la norma era e rimane attuabile nella Regione Lazio.

Appare evidente, ancora con più forza dopo questa sentenza, che il grande risultato lo abbia ottenuto Acea, gestore del termovalorizzatore di San Vittore del Lazio, società condannata in qualità di obbligata in solido in passato dal Tribunale di Cassino in primo grado e in appello, per i benefits dovuti al Comune di San Vittore del Lazio dalle società conferitrici di CDR e che nella primavera del 2019 ha inserito nel rinnovo della convenzione con il Comune una transazione attraverso la quale non era più responsabile né in via giudiziale, né stragiudiziale dei benefits dovuti dai conferitori, inoltre la convenzione prevedeva lo sgravio anche per il periodo                  nel quale la convenzione avrebbe agito in deroga, ovvero sino al 31.12.2021.

Appare ragionevole pensare - hanno sottolineato i consiglieri comunali Marcone, Iannetta e Forgione - che Acea non avrebbe mai sottoscritto un rinnovo  della convenzione se non avesse avuto garanzie sulla sua estraneità ai benefits,  in quanto in data 6 dicembre 2021, nel Consiglio comunale appositamente convocato, proponeva il rinnovo con le stesse condizioni del 2019 per quanto riguarda lo sgravio giudiziale e stragiudiziale sui benefits.

Inoltre, a fronte della tariffa di euro 100,00 di media dovute dai conferitori  sino al 31/12/2021  e per le quali aveva versato euro 3,00 al comune di San Vittore del Lazio come ristoro, proponeva 3,50 in luogo di euro 142,00 stabilite come tariffa di conferimento dal 1.1.2022. Quindi a fronte di un aumento pari al 42% per tonnellata per i conferitori proponeva sostanzialmente lo stesso importo  a ristoro.

Bisogna sottolineare - concludono i consiglieri comunali che l’esistenza dell’impianto di termovalorizzazione presente ai margini dei confini politici del nostro comune, oggi, con questa ulteriore sentenza confermativa risulta essere una scelta infelice per tutti quei comuni vicinori  che attratti dalla sindrome di nimby non possono contare su entrate extratributarie per i loro progetti e le loro politiche, allo stesso tempo, come questo Gruppo consiliare ha emendato nel Consiglio comunale del 6 dicembre 2021, i benefits previsti per i comuni sede  di impianto non possono essere rincorsi affannosamente con impiego di risorse umane, economiche ed essere oggetto di continue transazioni.

I clienti/fornitori di ACEA, devono essere monitorati costantemente e dare garanzie di lealtà rispetto a quanto dovuto al Comune di San Vittore del Lazio ancora prima  di accreditarsi come conferitori ACEA.

Per quanto attiene la vicenda processuale che ha investito un ex tecnico comunale, speriamo che lo stesso possa dimostrare la sua totale estraneità ai fatti in sede di processo.

Essendo le accuse riferibili ad atti del Suo ufficio, l’assoluzione avrebbe la doppia finalità di restituire professionalità deontologica allo stesso e salvaguardare l’immagine dell’Ente".





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