"Nel piano di Tavares non c’è nessuna garanzia per Cassino"

"Nel piano di Tavares non c’è nessuna garanzia per Cassino"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 04-03-2022 00:00

ECONOMIA - L'allarme della Fiom-Cgil che ha indetto assemblee con i lavoratori nello stabilimento Stellantis: stato di agitazione fino al 10 marzo. Donato Gatti: "In questo clima di incertezza l’unica cosa certa sono i tagli"

Nella giornata di ieri presso lo stabilimento Stellantis di Cassino si sono svolte assemblee partecipatissime "dove alta è stata l’attenzione dei lavoratori e delle lavoratrici" spiegano gli esponenti della Fiom-Cgil, promotori delle assemblee in fabbrica.


Spiegano i sindacalisti: "Non c’è più tempo da perdere, la Fiom-Cgil unitamente ai lavoratori chiede con forza un accordo per il futuro dell’auto, il mantenimento dei livelli occupazionali e il miglioramento delle condizioni di lavoro. Nel piano di Tavares non c’è nessuna garanzia per gli stabilimenti italiani, compreso Cassino che dal 2018 attende il Grecale che forse partirà a giugno. Come sosteniamo da tempo un solo veicolo non basta a saturare lo stabilimento, basta annunci occorre un piano industriale vero basato su proposte e modelli concreti".


Il Segretario Generale Fiom Cgil Frosinone Latina Donato Gatti argomenta: "In questo clima di incertezza l’unica cosa certa sono i tagli e la volontà di fare la massima efficienza a discapito delle lavoratrici e dei lavoratori. Se si continuano a perseguire queste logiche scellerate rivolte solo alla finanza e al profitto assisteremo ad una carneficina sociale. Per queste motivazioni la Fiom Cgil continuerà lo stato di agitazione fino al giorno 10 marzo, data in cui è previsto incontro al Mise, riservandosi ogni azione anche di mobilitazione qualora il 10 marzo non ci saranno garanzie rispetto agli investimenti, ai modelli e al mantenimento dell’occupazione per Stellantis e tutto il settore dell’Automotive".


Conclude la Fiom: "Dalle Assemblee è emerso con forza il ripudio alla guerra in atto in Ucraina e a le guerre e chiedono che si ponga fine allo sterminio di migliaia di innocenti, per queste motivazioni la Fiom Cgil rinnova l’appello alla partecipazione alla manifestazione nazionale pacifista di sabato pomeriggio 5 marzo a Roma".

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