Cassino, anomalie su affidamento del lotto: il caso finisce in procura

Cassino, anomalie su affidamento del lotto: il caso finisce in procura
di autore Redazione - Pubblicato: 04-03-2022 00:00

POLITICA - Il consigliere comunale Benedetto Leone ha presentato un esposto. Sferzante la replica a Mario Costa: "Un ex amministratore che da statista lo ricordiamo a Cassino per la scellerata scelta fatta anni fa di collocare il mercato delle scarpe in Piazza Labriola"

“Solo con questa Amministrazione accadono stranezze, a replicare alle domande poste da un Consigliere Comunale viene scomodato il Dirigente dei Lavori Pubblici, e nel ricordare a tutti la separazione dei poteri e dei ruoli tra l’indirizzo politico e l’attività di gestione, è il Sindaco che deve chiarire non certo la struttura amministrativa, la quale non è stata mai pubblicamente chiamata in causa".

A parlare è il consigliere comunale in risposta alle dichiarazioni rilasciate ieri dal vice sindaco Francesco Carlino e dal prof. Mario Costa: "Salera, nel suo solito imbarazzante silenzio quando le cose sono poco chiare, prima fa rilasciare dichiarazioni avventate come sempre dal suo addetto stampa, quel notissimo ex amministratore che da statista lo ricordiamo a Cassino per la scellerata scelta fatta anni fa di collocare il mercato delle scarpe in Piazza Labriola dinanzi proprio l’eccellentissimo Tribunale, e ora il Dirigente. E’ la politica,e chi ricopre ruoli pubblici a dover rispondere alle domande poste dalla politica stessa, e nessun altro.

Ma siccome Salera, fugge dai chiarimenti, nella giornata di oggi ho presentato esposto alla Procura della Repubblica di Cassino consegnando in qualità di consigliere comunale la documentazione in mio possesso, e ponendo quegli interrogativi che ho sollevato in questi giorni al Sindaco.

La Procura è il luogo di garanzia per tutti, li si chiarirà se le procedure riguardanti gli affidamenti dei Lotti sul dissesto idrogeologico abbiano seguito il regolare iter. Lo stesso discorso vale per il progetto di Piazza Diamare, dove settimane fa ho chiesto a Salera di chiarire la scelta politica, deliberata in giunta, di un quadro economico che sembra più un frazionamento dell’intervento complessivo di 600mila euro per i lavori.

Quel “al fine del raggiungimento dell’obbiettivo” citato nella delibera, è al quanto inusuale e non così convincente per giustificare la fornitura diretta di materiali, pavimentazione e arredi urbani e verdi. Può un consigliere comunale sollevare dubbi oppure è un reato per questa Amministrazione?”





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