"Giorno del ricordo", Moira Rotondo spegne le polemiche

"Giorno del ricordo", Moira Rotondo spegne le polemiche
di autore Redazione - Pubblicato: 11-02-2022 00:00

POLITICA - L'ex vice sindaco di Pontecorvo interviene nel dibattito tra l'assessore di Cassino Danilo Grossi e il senatore Massimo Ruspandini e spiega perché bisogna evitare "diatribe" in una giornata così importante

Basta polemiche! Getta acqua sul fuoco Moira Rotondo, all'indomani della querelle innescata dal post dell'assessore Danilo Grossi circa il tour elettorale del Senatore Ruspandini in provincia di Frosinone in occasione della Giornata del Ricordo. "Ogni anno, in occasione di giornate come questa, purtroppo si ripete il medesimo copione. Siamo tutti abbastanza stanchi di strumentalizzazioni e soprattutto siamo stanchi di assistere alla squallida concorrenza sui morti.

Se davvero avessero ascoltato attentamente le parole del Presidente Mattarella in visita alla foiba di Basovizza, lo stesso Presidente appena rieletto per acclamazione dall'intero Parlamento, che si spellava le mani ad applaudirlo, (per non aver saputo eleggere un successore), allora dovrebbero ammettere che tutte le vittime "dell'orrore che colpisce le nostre coscienze" perpetrato nel corso degli anni drammatici del secondo conflitto mondiale e dell'immediato dopoguerra hanno pari dignità e meritano lo stesso rispetto.

Rispetto per le vittime e oblio per i carnefici, questo è quello che dovremmo professare tutti insieme nel giorno della memoria della shoah, del ricordo delle foibe e nella giornata in memoria delle marocchinate, per la quale tanto mi e ci stiamo battendo e che la Regione Lazio ha recentemente istituito.


E a queste date aggiungo anche il 25 aprile. Sarebbe davvero ora di dimostrare di aver fatto pace con i fantasmi del nostro passato e di saper guardare avanti, realizzando quella pacificazione nazionale che paradossalmente la Germania ha raggiunto e noi ancora no. Diamo prova per una volta di sensibilità politica e non di mera appartenenza politica.

Custodiamo la memoria delle vittime, di tutte le nostre vittime, a prescindere da chi furono i carnefici (fascisti, nazisti, comunisti titini o goumiers del Cef). Le vittime non meritano le polemiche di questi giorni e di questi anni. Serve coraggio e maturità per guardare avanti e diventare finalmente un Paese, e una provincia, che non teme il proprio passato e guarda con coraggio al proprio futuro."





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