Termovalorizzatore, se l'Azione della Ciociaria è in disaccordo con Calenda

Termovalorizzatore, se l'Azione della Ciociaria è in disaccordo con Calenda
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 19-01-2022 00:00

POLITICA - Il segretario provinciale Antonello Antonellis sostiene che la quarta linea non è utile neanche ai rifiuti di Roma, ma il leader e fondatore del movimento è invece convinto che per la Capitale è necessario potenziare proprio l'impianto di San Vittore del Lazio. E intanto oggi dal Campidoglio è arrivato ancora un altro distinguo. Ecco tutti i dettagli

"La IV linea del Termovalorizzatore di San Vittore del Lazio, oltre a non servire alla provincia di Frosinone, in quanto già ora ampiamente autonoma, non servirà neanche a dare una soluzione definitiva alla scandalosa situazione del ciclo dei rifiuti di Roma. Sono i numeri a dirlo, è semplice aritmetica". L'affermazione, corredata dalle cifre a supporto della tesi, è stata fatta oggi dal segretario provinciale di Azione! Antonello Antonellis. (LEGGI QUI: Quarta linea del Termovalorizzatore di San Vittore, “Azione” di contrasto).

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Una tesi, quella del leader ciociaro del movimento fondato da Carlo Calenda che, seppur condivisibile, crea un certo imbarazzo all'interno del partito. E' infatti totalmente opposta a quella sostenuta dall'ex ministro che alle scorse elezioni comunali di ottobre, in qualità di candidato sindaco di Roma diceva: "Va potenziato il termovalorizzatore di San Vittore"

E cme se non bastasse, poche ore fa sono giunte le dichiarazioni di Francesco Carpano, esponente della lista Calenda sindaco del Campidoglio, che rispondendo alle critiche del Movimento Cinque Stelle sull`apertura della quarta linea del termovalorizzatore di San Vittore ha evidenziato: "Le osservazioni della Soprintendenza in sede di conferenza dei servizi non riguardano l'impianto in sé e, cosa non da poco, sono state anche superate. Basterebbe leggere le carte. Evidentemente ci si sofferma solo sui titoli di giornale.

In merito all`apertura della quarta linea invece, la nostra posizione è chiara da sempre e non cambierà - ricorda Carpano -: è una linea in via di autorizzazione per bruciare a regime fanghi, non rifiuti. Pertanto, in parallelo alla quarta linea, Roma deve dotarsi di un impianto di chiusura del ciclo dei rifiuti da 400mila tonnellate. Mi rendo conto che tutto ciò sia contrario ai principi del Movimento Cinque Stelle, che non ha realizzato neanche un impianto in cinque anni di governo, ma noi come Gruppo Calenda, non permetteremo che Roma resti in emergenza perenne sui rifiuti".





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