Eva Kant: nata dal genio delle sorelle Giussani

RUBRICHE - Nella sua consueta rubrica domenicale Vanessa Carnevale torno a parlare di donne e, nel farlo, punta l’attenzione su una fanciulla veramente particolare. Ecco perché

di Vanessa Carnevale

Quest’oggi torno a parlare di donne e, nel farlo, punto l’attenzione su una fanciulla veramente particolare: Eva Kant. Ebbene in queste settimane, come in molti avranno potuto constatare (sia guardando il tg  che visitando i vari hashtag social), Miriam Leone ha preso il ruolo di Mrs Kant nel film Diabolik, disponibile da poche settimane nelle sale cinematografiche; Ebbene dopo aver osservato e letto qualcosa in merito a questo personaggio stravagante e dal carattere estremamente peculiare sono corsa al cinema e, oltre alla bravura dei protagonisti, sono rimasta alquanto colpita dalla personalità indipendente/ risoluta e dalla tenacità che indossa con fierezza questa donna h24.

  • Finalmente non è più l’uomo l’unico eroe della vicenda e (grazie a Dio) l’amata  non veste più i panni della donnina media da accudire e da salvare da un drago o da una minaccia che potrebbe sopraggiungere all’orizzonte. Siamo finalmente fuori da questa realtà che per molti anni (e spesso tuttora) cercano di appiopparci: ovvero quella  della donna che aspetta di essere salvata! Qui ambedue i protagonisti giocano un ruolo attivo e si sostengono a vicenda, utilizzando l’arguzia, l’ingegno e la bravura, mossi dall’amore l’uno per l’altra. Ma come e soprattutto da chi è stata partorita l’idea di Eva Kant?
  • Le sorelle Giussani sono quanto di più dirompente sia mai esistito nel mondo dell’editoria e del fumetto nel ‘900. Angela e Luciana erano due colte, spiritose, emancipate e spregiudicate sorelle milanesi di buona famiglia, divenute imprenditrici in un’epoca in cui l’emancipazione femminile in Italia era anche solo difficile da immaginare. Due sorelle che con la loro classe e il loro talento non si sono accontentate di rivoluzionare il fumetto, ma ne hanno stravolto contenuto e forma.
  • Angela e Luciana Giussani sono le creatici di Diabolik, fondatrici della casa editrice Astorina, il cui fuoco divamperà in una vera rivoluzione culturale che avrebbe cambiato non solo le loro vite ma anche il panorama italiano e del mondo. Le due sorelle sono nate e vissute a Milano. Angela Giussani, la sorella maggiore, era nata il 10 giugno del 1922. Luciana il 19 aprile 1928. Il padre Enrico, milanese da generazioni, è un produttore tessile che può garantire alla sua famiglia una vita agiata, mentre la madre, Vittorina, è di origini svizzere.  Negli anni Cinquanta, quando le poche donne che guidano un’automobile sono ancora guardate con curiosità e sospetto, Angela ha addirittura il brevetto di pilota d’aereo. Inoltre va a cavallo, scia e pratica svariati altri sport. E lavora all’inizio come modella per foto di moda e pubblicitarie, e poi anche come giornalista e redattrice.

    Mentre Luciana, apparentemente più razionale e concreta, rivendica la sua indipendenza economica così opta per un lavoro tutto suo. Infatti, dopo il diploma, trova lavoro presso una nota fabbrica di aspirapolvere, e solo in seguito deciderà di affiancare sua sorella nelle sue straordinarie avventure editoriali. Entrambe le sorelle sono cresciute con la passione per l’editoria e i fumetti al punto che Angela, nel 1961, fonda la casa editrice Astorina, costola della più grande Astoria di proprietà del marito, l’editore Gino Sansoni. Luciana, infatti, racconta che l’avevano chiamata così quasi per gioco, per far capire che era più piccola. La sede è situata nell’appartamento che ospita l’Astoria, dove Angela ritaglia per sé alcune stanze realizzando così uno dei suoi più grandi sogni. Si racconta che Angela Giussani trovò un giorno, abbandonata su un sedile di un treno, una copia di un romanzo di Fantômas, feuilleton poliziesco molto celebre. Non si sa se fu quella lettura che diede la vera ispirazione per Diabolik. Feuilleton, romanzi d’appendice.

    Quel che si sa è che Angela Giussani riprese alcuni stilemi narrativi dei romanzi francesi e li traslò nel fumetto. Angela e Luciana compresero che era il momento di creare un eroe cattivo, che sarebbe poi diventato il re del terrore, il genio del crimine, il mago del travestimento, che dal ’62 ad oggi avrebbe inchiodato con i suoi fumetti milioni di lettori: un eroe negativo che dissipa le convenzioni del fumetto per ragazzi, un antieroe che rapina, uccide, che dispone delle tecnologie più avanzate, dei trucchi più sofisticati.
    Il tocco di genio fu quello di affidarsi a un personaggio diverso da quello di moda all’epoca, un eroe cattivo, un po’ Fantômas, un po’ Arsenio Lupin, che Angela definisce “un grande ladro illegale che si diverte perseguitando i grandi ladri legali”. E soprattutto, come ribadiscono i Manetti Bros.“Non c’è Diabolik senza Eva.

    Fino al fumetto n.3 la donna di Diabolik era Elizabeth, sono state le sorelle Giussani a rendersi conto che per affiancare quel personaggio ci voleva una donna diversa, molto più forte. Così è nata Eva. Diabolik è diventato Diabolik quando è arrivata Eva Kant”.Ed è proprio così. Il criminale più astuto di Clearville all’inizio era sposato con la dolce Elizabeth (che nel film Diabolik è interpretata da Serena Rossi), ma la coppia era totalmente sbilanciata. Come poteva, una donna normale, bastare a un ladro eccezionale?Ed ecco entrare nella sua vita Eva. Bionda, alta, sinuosa, con i lunghi capelli raccolti in un elegante chignon, era lei la donna del suo destino.Per dare forma ad Eva Kant le sorelle Giussani attinsero a due inarrivabili dive hollywoodiane: Grace Kelly e Kim Novak, elganti, sicure, glamour.





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