L'urlo dei presidi della Ciociaria: "Non riaprite ora le scuole"

L'urlo dei presidi della Ciociaria: "Non riaprite ora le scuole"

L'APPROFONDIMENTO - Circa 30 gli istituti della provincia di Frosinone che hanno aderito all'appello nazionale per chiedere al Governo di restare in dad fino a fine gennaio: ecco quali. A Cassino aderisce solo il terzo circolo tra gli istituti comprensivi. Merino dell'Itis "Majorana" al vetriolo: "Ci toccherà fare i dirigenti sanitari". Ma il ministro Bianchi non arretra. Ecco tutti i dettagli

Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi - ANSA/Filippo Attili - Uff stampa Palazzo Chigi

di Francesca Messina

Sono tanti i dirigenti scolastici che a livello nazionale​ hanno aderito alla proposta inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Draghi, per far sì che le scuole riaprono a fine gennaio​ continuando le lezioni attraverso la didattica a distanza. Sono stati molti anche i presidi della provincia di Frosinone che ne hanno preso parte. Ma vediamo cosa hanno dichiarato alcuni dirigenti scolastic a tal proposito.

"Sono stata tra i promotori a livello nazionale di questa iniziativa​ - ha detto la preside dell'Istituto Comprensivo di Aquino, Marianna Stefania Ladisi - . Noi siamo contro la DaD ma in questo momento ci rendiamo conto che non avendo i docenti a disposizione per coprire effettivamente le classi o quello che resterà diciamo degli alunni in presenza, perché molti di loro sono positivi o hanno i genitori positivi, chiaramente i ragazzini non verranno. Riaprendo le scuole a gennaio ci sarà​ una vera e propria ecatombe e ci sarà il collasso delle scuole con le procedure che lo Stato ci impone per l'individuazione dei docenti che possono sostituire i titolari ammalati. I tempi non confortano quelle che sono le nostre attività nel senso che lunedì Noi ci troveremo a collassare completamente".

"Abbiamo troppi casi di alunni positivi​ - ha sottolineato il preside dell'Itis "Ettore Majorana" di Cassino, Pasquale Merino​ - e studenti​ che hanno avuto stretti contatti con casi positivi, quindi in isolamento e in quarantena. Non li abbiamo potuti tracciare perché contagiati durante le vacanze natalizie. L'ASL di Cassino, con pochissimi casi, non riesce a tracciarli, figuriamoci con questo numero elevato. In questo modo saremo noi presidi​ a fare tracciamento.

Quindi anziché dedicarci alla scuola faremo i dirigenti sanitari. Abbiamo risposto al monitoraggio del Ministero per la consegna delle mascherine FFP2. Ma ancora non arriva nulla. Quindi, se in una classe vi è un caso positivo, secondo le nuove regole, gli altri alunni della classe devono essere presenti con FFP2. Se un alunno la dimentica, lo devo mandare a casa perché la scuola non è stata ancora dotata delle FFP2. Se vi sono 2 casi positivi nella stessa classe non conosciamo gli alunni non vaccinati che non possono entrare ma devono stare in DaD perché per la privacy non posso chiedere chi non è vaccinato. Quindi la richiesta di proroga del rientro in presenza era finalizzata solo ad organizzare le scuole e superare questo periodo di forte incremento del contagio".

"Sono allarmato​ - ha asserito il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo di Sant'Elia Fiumerapido, Marco Lombardi​ - da una situazione che temo stia sfuggendo di mano, soprattutto alla luce dei dati che mi stanno riferendo tanti miei colleghi nel Lazio e non solo. Mi preoccupa la possibilità che la crescita dei contagi non ci metta in grado di erogare il servizio per carenza di personale. Non conosco i dati precisi dei contagi in zona ma chi li conosce più di me, ovvero i sindaci di Sant'Elia e di Vallerotonda, hanno fatto ordinanza di chiusura della scuola per la giornata odierna. Ricominciare non in presenza ci consentirebbe di monitorare meglio la situazione cercando di mettere in atto le contromisure organizzative più adeguate.


L’impressione è che non si sono fatti i conti con il livello di contagiosità della variante Omicron per cui sono in tanti a stare in isolamento fiduciario o quarantena. Comunque lunedì la scuola sarà aperta e funzionerà al meglio. Di una cosa sono infatti certo: i contagi non avvengono a scuola ma fuori. Il costante rispetto delle regole del mondo della scuola è un esempio concreto di educazione alla cittadinanza per i nostri bambini e per tutti gli adulti. Tra l'altro c'è anche un problema "tecnico". Dovremmo distinguere, tra gli alunni, chi è vaccinato e chi non lo è differenziando le misure da adottare. Ma non siamo a conoscenza di questo dato, né lo possiamo chiedere in quanto c'è la privacy".

Questo l'elenco delle scuole della provincia di Frosinone che hanno aderito alla proposta, firmata dai presidi, inviata al Presidente Draghi:


IIS "Turriziani" di Frosinone (Erminia Gnagni), Istituto Comprensivo di Broccostella (Matrona De Matteis), CPIA di Frosinone (Maria Incoronato), Istituto Comprensivo Frosinone 1 (Edina Furlan), "Severi" di Frosinone (Antonia Carlini), IIS "San Benedetto" di Cassino (Maria Venuti), Istituto Comprensivo 2 di Veroli (Angela Avarello), Istituto Comprensivo di Cervaro (Gelsomina Raia), Istituto Comprensivo di Aquino (Marianna Ladisi), Itis "Morosini" di Ferentino (Claudia Morgia), "Pietrobono" di Alatri (Simona Scarsella), "Pertini" di Alatri (Annamaria Greco), Istituto Comprensivo di Atina (Margherita Montalbano), "Buonarroti" di Fiuggi (Francesco Cozzolino), Istituto Comprensivo di Monte San Giovanni Campano 1 (Fabiano Celentano), Istituto Comprensivo di Ripi (Vincenza Irene Sabetta), Itis "Ettore Majorana" di Cassino (Pasquale Merino), Istituto Comprensivo 2 di Anagni (Daniela Germano), Istituto Comprensivo di Sant'Elia Fiumerapido (Marco Lombardi), Istituto Comprensivo 1 di Ceccano (Augusta Colandrea), IIS "Giosuè Carducci" di Cassino (Licia Pietroluongo), Istituto Comprensivo di Paliano (Ivana Nobler), Istituto Comprensivo di Fiuggi (Antonella Buono), Istituto Comprensivo di Guarcino (Antonella Sorge), "Sulpicio" di Veroli (Salvatore Cuccurullo), Istituto Comprensivo Cassino 3 (Maria Parisina Giuliano), "Filettico" di Ferentino​ (Sara Colatosti), Liceo Scientifico di Ceccano (Francesca Ardolino).

Con la crescita esponenziale dei casi positivi, sicuramente man mano che trascorrono le ore sono ancora tanti gli Istituti Scolastici che stanno aderendo, intanto il ministro della Pubblica Istruzione Patrizio Bianchi a margine delle celebrazioni dell’anniversario della nascita della bandiera Tricolore a Reggio Emilia ha ribadito che il governo non farà passi indietro sulla Dad.

Rispondendo così all’appello firmato da oltre 1.500 presidi per chiedere di posticipare di due settimane (restando in Dad) il rientro tra i banchi di lunedì, per permettere di vaccinare tutti gli alunni: "Siamo molto attenti alle voci che ci arrivano dal Paese, ma anche alle tante voci che ci dicono che la scuola debba restare in presenza", ha detto Bianchi.





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