TERRITORIO - Il consigliere Antonio Forgione di "San Vittore Bene Comune" ha formulato la proposta in assise
Dal consigliere Antonio Forgione di "San Vittore Bene Comune" riceviamo e pubblichiamo
La ricognizione ordinaria delle partecipazioni possedute dagli Enti locali, spesso, viene percepita come un mero atto formale, tanto che le deliberazioni sono costituite da format generici. È invece importate, specialmente in questo periodo, per le vicissitudini che hanno riguardato il mondo dei rifiuti ed in particolare questa Provincia, che non venga considerata tale deliberazione una formalità.
Questo Comune, come gli altri 90, detiene quote di partecipazione diretta in SAF S.P.A. pari all’1,09%. L’art. 20 del D.Lgs. 175 del 19/08/2016 impone alle amministrazioni pubbliche di effettuare, con proprio provvedimento, un’analisi dell’assetto complessivo delle partecipate, valutando la modalità di gestione, l’efficienza, il contenimento dei costi di gestione e altro.
D’altronde, l’invio alla Sezione Regionale di controllo della Corte dei Conti è dovuto come asseverazione della ricognizione effettuata dall’Ente.
In effetti, in questa proposta di delibera tutto ciò viene confermato e sottoscritto, evidenziando l’importanza strategica della SAF SPA per il Comune di San Vittore del Lazio.
Ci piacerebbe altresì conoscere la ricognizione dei Comuni che hanno sempre votato contro i bilanci e conoscere inoltre le proposte adeguative dell’impianto. Cosa scriveranno questi Comuni alla Corte dei Conti nelle loro delibere?
Noi pensiamo che SAF sia strategica ed essenziale per i servizi che svolge, ma ciò non preclude che non possano avvenire correttivi e proposte, in particolare la ricognizione delle partecipate che, per la stragrande maggioranza dei comuni frusinati, si adempie con la revisione della gestione SAF, non coincide con il fatto che gli atti gestionali vitali per questa società sono spesso disattesi dai soci.
Nell’anno 2020 il bilancio è stato votato da 50 Sindaci e 5 voti contrari, il piano di rimodulazione dell’impianto che vorrebbe SAF divenire fabbrica dei materiali è stato votato dalla maggior parte dei Sindaci.
Nella ricognizione bisognerebbe valutare lo stato del piano operativo di questa riconversione che porterà la società SAF a poter lavorare la frazione più consistente della raccolta differenziata, ovvero l’organico che nel 2019 è costato euro 3.364.280 ai comuni soci, con un aggravio dei costi pari al 30,66%. Cosi come il trasporto in discarica pari a euro 7.917.225 e euro 4.532.256 per trasporto e smaltimento presso il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio.
Non può distrarci da questa considerazione il fatto che il nostro Comune, unico in tutta la provincia, può contare su crediti verso la partecipata SAF che in qualità di conferitore presso l’impianto di termovalorizzazione garantisce per l’anno 2020 euro 672.641,54 di crediti sotto forma di benefits ambientali.
Le ultime vicende sull’ aumento delle tariffe di conferimento in Acea Ambiente, pongono l’esigenza di sentirsi parte attiva della Società partecipata in questione e di farsi parte dirigente affinché attraverso la SAF i conferimenti al Termovalorizzatore di San Vittore del Lazio abbiano costi calmierati anche attraverso una convenzione o dedicando una linea di termovalorizzazione ai Comuni soci della SAF.
Quanto sopra, andrebbe a colmare la richiesta dai Sindaci della consulta, ovvero di rimodulare il decreto regionale con il quale si applica il benefit ai soli Comuni sede di impianto, lasciando al nostro Comune di poter continuare a poter disporre sia dei ristori che dei benefits.
Per quanto sopra espresso questo Gruppo Consiliare esprimerà voto favorevole alla non alienazione delle quote di partecipazione, con la speranza che in un imminente futuro ci sia la coerenza delle amministrazioni locali a sostegno delle politiche finanziate dalla Regione Lazio e dai Comuni soci, atte a rimodulare il ruolo della SAF, evitando futili strumentalizzazioni politiche tese solo a dimostrare un’ appartenenza politica in sede di voto, politiche industriali che presuppongono la possibilità di lavorare tipologie di rifiuti provenienti dalla differenziata e di togliere spazio ai rifiuti che attualmente vengono portati in termovalorizzatori e discariche fuori Regione.
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