"La pandemia è stata una valanga: il Natale è sempre più povero"

"La pandemia è stata una valanga: il Natale è sempre più povero"

IL FOCUS - Sono sempre di più i bisognosi che bussano alle parrocchie per avere un sostegno, soprattutto a Cassino. Ecco le iniziative messe in campo. I giocattoli? Tante famiglie non possono permetterseli. Don Giovanni De Ciantis: "Potrebbe essere l'occasione per riscoprire il sapore dei giochi semplici"

di Francesca Messina

Questa mattina​ presso la Chiesa di Sant'Antonio di Cassino, dopo un momento di preghiera, don Benedetto Minchella e don Francesco Vennitti, hanno distribuito i pacchi di Natale alle tante famiglie in difficoltà che ne hanno fatto richiesta. Proprio a tal proposito, molti preti hanno dichiarato che le difficoltà economiche sono aumentate di gran lunga e di conseguenza anche i disagi. Ma vediamo cosa hanno risposto singolarmente.

"Non sarà una Natale facile per tanta gente - ha spiegato don Benedetto Minchella parroco della Chiesa di Sant'Antonio di Padova di Cassino​ - perché la soglia di povertà è aumentata tantissimo in quanto tutta la crisi della pandemia e del lockdown è stata come una sorta di valanga che si è riversata su moltissime situazioni familiari e con il tempo hanno dovuto stringere la cinghia e vedersi limitati anche nelle proprie possibilità economiche.

Sì c'è bisogno di più aiuto rispetto all'anno scorso anche perché sul territorio cassinate stanno convergendo anche famiglie che vengono da altre zone vicino Cassino, dove magari la Caritas parrocchiale non esiste.

Quindi vengono a bussare alle porte delle nostre​ parrocchie per poter essere aiutati. La pandemia è stata completamente un colpo al cuore di tutti coloro che già avevano delle situazioni di grande fragilità, perché li ha costretti a chiudersi un po' di più in se stessi.
Molte famiglie sono in difficoltà anche per acquistare i giocattoli per i bambini proprio per questo abbiamo deciso di promuovere l'iniziativa del giocattolo sospeso".

"È questo un Natale segnato dalla povertà materiale​ - ha sottolineato don Giovanni De Ciantis, parroco della Chiesa di San Giovanni di Cassino​ - sentiamo parlare sempre più spesso di cassa integrazione, di persone che perdono il lavoro e quindi la povertà segna il vissuto e il tessuto sociale delle famiglie, delle persone e del nostro contesto odierno.

La pandemia comunque ha contribuito molto nel fare aumentare i prezzi e creare così ulteriori difficoltà che hanno aggravato quelle già esistenti. Sicuramente molte famiglie presentano disagi anche nel voler comprare i giocattoli ai loro figli, però credo che alla fin fine potrebbe anche essere l'occasione per riscoprire la bellezza di giocare insieme in senso costruttivo come si faceva anni addietro, per esempio riscoprire il sapore dei giochi semplici.

"Come sempre - ha affermato don Emanuele Secondi, parroco della Concattedrale di Cassino - lo spirito natalizio, ci indirizza ad avere un’attenzione particolare per le persone bisognose, certamente per bisognose non parliamo solo di quelle che hanno mancanza di beni materiali, ma anche di quelle che hanno bisogno di beni umani e spirituali, che sono molto di più di coloro che non hanno beni di prima necessità. Dobbiamo affinare i nostri sensi, per poterci accorgere anche di quelle persone che non manifestano un disagio.

Credo che sicuramente siano aumentate le utenze presso i centri caritativi soprattutto a causa del Covid e ripeto, il Covid non ha solo creato la perdita di posti di lavoro, ma ha aggravato forme di depressione, fobie, e altre patologie per le quali ha incrementato, a tutto campo, i vari bisogni delle persone. La pandemia sicuramente ha inciso, e continua purtroppo a incidere. Essa ha accentuato delle fragilità e credo che abbia anche fatto emergere in alcuni casi il “sommerso” di alcune situazioni familiari e di povertà e di disagio in senso generale. Io ho quasi 40 anni, e devo dire che l’idea di giocattolo in questi anni è molto cambiata. Credo che di giocattoli ce ne siano per tutti i gusti, per età e per le possibilità economiche. Ma i bambini e i ragazzi sono molto più orientati verso la tecnologia.

Ho sentito un servizio al telegiornale tempo fa, che mostrava come i negozi di giocattoli siano un po' in difficoltà, per via degli acquisti on line, che in un certo modo toglie quella bella emozione di andare di persona e comprare qualcosa per i più piccoli, spendendo anche del tempo e interesse invece di un semplice acquisto in modo “freddo” on line. Comunque un giocattolo grande o piccolo che sia, per i bambini c’è sempre e deve esserci, non togliamo a loro la bellissima magia di un attesa di un dono che manifesta amore, gioia e interesse".

"Anche quest'anno cresce il disagio causato dal Covid - ha asserito don Lorenzo Vallone, parroco della Chiesa di San Benedetto Abate del Comune di Sant'Andrea del Garigliano -.​ Le parrocchie sul territorio e i nostri Centri di Ascolto seguono molti casi della zona della Valle dei Santi,​ circa 30 famiglie. Quello che manca principalmente è il lavoro, i giovani soprattutto fanno fatica a trovare in zona un'occupazione. Altra difficoltà e' data dal pagamento delle utenze: luce, gas, acqua. Durante queste festività la Caritas parrocchiale ha deciso di raccogliere materiale per l'igiene personale per la vicina Casa Famiglia situata nel territorio di Sant'Andrea del Garigliano. Attualmente i giocattoli sono diventati penso un lusso per alcune famiglie. Naturalmente la solidarietà come e' capitato in passato può risolvere molti problemi, ma non li cancella del tutto".

"Sarà questo un Natale di riflessione e di condivisione - ha detto don Basilio Minut, parroco della Chiesa di Santa Maria della Rosa del Comune di San Vittore del Lazio - . Sicuramente quest'anno c'è molto più bisogno perché le difficoltà aumentano. La pandemia ha inciso abbastanza​ perché alcuni contesti familiari già vivevano in condizione di povertà prima della pandemia, figuriamoci adesso. E' un periodo purtroppo dove molte famiglie non possono permettersi grandi spese".





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