Gli studenti del "Medaglia d'Oro" a Montecassino"

Gli studenti del "Medaglia d'Oro" a Montecassino"
di autore Redazione - Pubblicato: 09-12-2021 00:00

SCUOLA - I ragazzi della classe quinta hanno visitato con la guida anche il Codice 512 custodito nell'Abbazia di Montecassino che racchiude nell'intero testo le tre cantiche della Divina Commedia di Dante Alighieri, esposto in anteprima mondiale

di Francesca Messina

Gli studenti DELL'I.I.S Medaglia d'Oro "Città di Cassino" diretto dal preside Marcello Bianchi, alla volta di Montecassino. Gli alunni delle classi 5^A e 3^B, accompagnati dalle docenti Vittoria Vettese, Paola Di Meo e Maria Abatecola, questa mattina, hanno visitato l'Abbazia di Montecassino, il museo ed il cimitero polacco.


"Abbiamo deciso di portare i ragazzi a fare questa escursione culturale​ - hanno spiegato le professoresse - affinché possano conoscere le origini del nostro territorio, in quanto si pensa sempre alle grandi città tipo Roma e Napoli, ma effettivamente abbiamo anche noi tanto da visitare dalle nostre parti. In realtà quando siamo giunti sul posto, ci siamo rese conto che molti studenti della classe terza non avevano mai visitato il Monastero, infatti guardavano tutto ciò che avevano studiato in precedenza in classe sbalorditi e con molta ammirazione contenti di poter "toccare con mano" ciò che avevano appreso in teoria. Così hanno avuto modo anche di approfondire gli argomenti.

I ragazzi della classe quinta hanno visitato con la guida anche il Codice 512 custodito nell'Abbazia di Montecassino che racchiude nell'intero testo le tre cantiche della Divina Commedia di Dante Alighieri, esposto in anteprima mondiale. Poi ci siamo recati in visita presso il Cimitero Polacco per rendere omaggio ai caduti. Gli studenti dinanzi a quelle lapidi si sono commossi e sono stati più di un'ora a leggere le date di nascita e di morte di quei ragazzi, rendendosi conto che spesso avevano solo diciannove anni. Far capire l'orrore della guerra agli alunni è stato molto triste, in particolare modo lo è stato, fare intendere loro che sotto quella croce spesso è stato sepolto un ragazzo quasi della loro età".





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