Fca, ottantesimo giorno di stop: lunedì cancelli chiusi

Fca, ottantesimo giorno di stop: lunedì cancelli chiusi
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 20-11-2021 00:00

ECONOMIA - Sindacati sulle barricate. Uliano: "Migliaia di posti di lavoro a rischio". A Cassino il grido d'allarme di di De Filippis durante il convegno sulla crisi Stellantis: "In fabbrica c'è incertezza e paura e si vive alla giornata"

Il convegno di ieri pomeriggio in sala Restagno a Cassino

Quinto giorno di stop nel mese di novembre per lo stabilimento Fca Cassino Plant che supera così gli 80 giorni di stop totale dall’inizio dell’anno. Nella giornata di ieri è infatti giunta comunicazione che lunedì i cancelli resteranno chiusi a causa della mancanza dei semiconduttori.

Il settore dell’automotive appare in forte crisi e i sindacati tornano quindi ad alzare la voce. Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil spiegano: “L’aumento al ricorso agli ammortizzatori sociali, l’assenza di un piano industriale e la mancanza di forniture, stanno impattando negativamente sui salari e determinando una incertezza sul futuro dei lavoratori di Stellantis e delle aziende dell'indotto a partire dalla Marelli. Chiediamo un confronto con il Presidente del Consiglio ed i Ministri competenti per avere un provvedimento straordinario e risorse dedicate per un piano della transizione che promuova l’occupazione e garantisca la riduzione delle emissioni dei veicoli e nel ciclo produttivo accorciando la filiera e impedendo le delocalizzazioni”.

Dalla Fim-Cisl si leva invece la voice di Ferdinando Uliano che allo stesso modo esprime preoccupazioni, e dice: “La FIM non assisterà in silenzio al declino di uno dei settori industriali più importanti del nostro Paese e al conseguente impatto negativo sull’occupazione.  In Italia il già previsto cambio delle motorizzazioni mette a rischio oltre 60.000 posti di lavoro.  Nonostante le denunce e le sollecitazioni di Sindacato e imprese, nella legge di stabilità il Governo non ha previsto nessun intervento a sostegno di un settore travolto dai cambiamenti causati dalla transizione energetica ed ecologica, come pure nessun finanziamento a riguardo è previsto attraverso il PNRR. Per questo condividiamo le preoccupazioni espresse da Anfia e da altre associazioni del settore. Bisogna  evitare le ricadute negative sull’occupazione, le cui dimensioni rischiano di essere drammatiche per il Paese”.

Ieri, inoltre, nella sala Restagno del Comune di Cassino si è svolto un convegno sulla crisi Stellantis a cui hanno preso parte diversi esponenti del mondo sindacale locale. Pierluigi De Filippis, Rls della Fiom-Cgil, nel suo intervento ha evidenziato: "Il ritardo del Grecale, che tra l'altro da solo non satura l'intero stabilimento, e i continui recuperi giornalieri su Giulia e Stelvio per materiale mancante, non ci fanno presagire un futuro migliore. In questi giorni si definita la salita produttiva a 370 vetture su un unico turno, ma lavorando su un turno unico vengono a mancare 130 euro mensili ai lavoratori. In fabbrica c'è incertezza e paura e si vive alla giornata".





Articoli Correlati