Al via il 25° Congresso Confimprese Italia

Al via il 25° Congresso Confimprese Italia

ECONOMIA - A Fiuggi, all'Hotel Ambasciatori, in questi giorni si parla di imprese e di ripresa economica dell'Italia

di Giulia Zaccardelli

Il 25° Congresso Confimprese Italia è iniziato venerdì 12 novembre a Fiuggi, presso l'Hotel Ambasciatori. Oggi, sabato 13 novembre, si riparte alle 10 con le interviste al sottosegretario Pierpaolo Sileri e alla Viceministra del Mef Laura Castelli.

Ad aprirlo è stata Mara Carfagna, la ministra per il Sud, con queste parole: "Dobbiamo combattere la pandemia e soprattutto realizzare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza".

Davanti a lei, una platea di 200 imprenditori, soprattutto della micro e piccola impresa, i più compromessi dalla pandemia e dalle sue conseguenze sull'economia nazionale. Ma anche la chiave di volta su cui fondare il rilancio del Paese.

Tra i punti trattati, la crescita del Mezzogiorno. Secondo le stime validate dal Mef e dalla Commissione europea, la crescita del Mezzogiorno è una cosa possibile. La ministra infatti ricorda: "Se gli investimenti del Pnrr saranno realizzati nei tempi previsti il Pil del Mezzogiorno crescerà più di quello del Nord, con un aumento della percentuale dell’occupazione giovanile del 4,4 per cento e del 5,5 per cento per le donne."

Prosegue annunciando: "Tra le novità il finanziamento agevolato “Resto al Sud” - con il 50 per cento a tasso perduto e il 50 a tasso zero - che da oggi sarà previsto anche per il settore del commercio messo in ginocchio dalla pandemia. Ma è stato creato anche un bando che metta insieme imprese e università al fine di creare laboratori innovativi. Pronti anche dei finanziamenti per le aree interne e rurali e per la riqualificazione dei terreni confiscati alla mafia."

Sollecitata dal direttore Claudio Brachino relativamente al futuro Presidente della Repubblica, la ministra torna a puntare i riflettori sulla necessità di una politica stabile per far ripartire l'Italia: "Se Draghi dovesse andare al Quirinale a gennaio, subito dopo avremmo il rebus del Governo e quasi sicuramente ci sarebbero le elezioni anticipate, il che significa una campagna elettorale con un alto grado di conflittualità e tanto tempo per la costituzione di un nuovo Governo. Il rischio sarebbe perdere i finanziamenti, e se la politica ha una priorità oggi è ricostruire il Paese".

A conclusione del suo intervento, la Carfagna dichiara: "In questo momento il Governo sta portando avanti una manovra sulla quale abbiamo lavorato tanto. Dopo anni di austerità finalmente troveremo meno tasse e più servizi”.

A moderare l'evento è stato il giornalista Alessio Porcu che, dopo i saluti istituzionali di Marco Fiorini (Assessore del Comune di Fiuggi), Mauro Buschini (Consigliere regionale del Lazio), Claudio Di Berardino (Assessore Lazio), Giovanni Acampora (Presidente della Camera di commercio di Frosinone), ha dato la parola a Guido D'Amico, presidente di Confimprese.

Nel suo intervento D'Amico ha presentato le sue richieste in tema fiscale, per alleggerire la pressione sulle micro e piccole imprese; provvedimenti auspicati da prima della pandemia, che, secondo lui, sarebbero risolutivi proprio in questo momento di crisi: “In Italia operano 4.100.000 micro Imprese su circa 4.400.000 imprese attive, il 95.2% delle quali sono micro, ossia aziende con meno di dieci dipendenti e con un fatturato globale inferiore a due milioni di euro. E sono il cuore dell’Italia. Sono loro la ripartenza del Paese. Meritano supporto, soprattutto dopo la pandemia.

Noi chiediamo, da tempi non sospetti, il Giubileo fiscale, con la cancellazione delle sanzioni e degli interessi con relative rateizzazioni almeno quinquennali. Giubileo fiscale fa rima con equità sociale.

Chiediamo l’eliminazione dell’Irap, con il suo assorbimento nell’Irpef. Parliamo di una tassa che ha massacrato e sta massacrando le imprese, soprattutto quelle più piccole".

Ricordando che la pressione fiscale è tra le più alte d’Europa, continua: “Per restare in tema di tasse, relativamente alla Flat tax, si auspicava, in particolare, l’ampliamento del limite dagli attuali 65.000 Euro ad almeno 100.000 euro. Fino ad ora, però, nulla si è mosso. Chiediamo di convertire una percentuale del finanziamento ottenuto ai sensi dell’articolo 13 del decreto liquidità in contributo a fondo perduto, prevedendo 15 anni per i rimborsi.

E chiediamo di equiparare il settore del turismo a quello industriale.

Perché? Semplice: per intercettare tutte le agevolazioni previste. Penso alle aree di crisi. Penso alle zone franche urbane. Il turismo è stato il settore maggiormente colpito dalla pandemia. Si avverte il bisogno di misure eccezionali e di grande impatto. "

Il presidente conclude: "Sempre per il turismo, proponiamo per almeno due anni una riduzione delle aliquote Iva di riferimento, e soprattutto l’estensione del superbonus alle strutture turistico - alberghiere, che ricordiamo essere le più vetuste".

A seguire il forum dedicato al credito e al fisco, tanto atteso e molto seguito dagli imprenditori. Il giornalista Brachino ha dialogato con Mario Baccini, Raffaele Rinaldi, Silvano Di Pinto, Roberto Busso, e il nuovo rettore dell’Unicas Marco Dell’Isola. A chiudere la prima giornata è stato Sergio Cristallo il direttore Centrale del Coordinamento normativo dell’Agenzia delle entrate.





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