Tamburrini: "Sul No ai doppi turni non siamo stati ascoltati"

Tamburrini: "Sul No ai doppi turni non siamo stati ascoltati"
di autore Redazione - Pubblicato: 16-10-2021 00:00

SCUOLA - L'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Cassino: "Disagi incredibili per i ragazzi che entrano alle 9.40, soprattutto per il rientro". Continua la protesta degli studenti

di Francesca Messina

Continua la polemica, non ancora risolta, sui doppi turni a scuola. Gli alunni non demordono e sottolineano: "Siamo davvero esasperati​ in quanto con continui e numerosi giorni impegnati a dimostrare tutto il nostro dissenso per dire no alla doppia turnazione, continuiamo a non ricevere nessun riscontro".

A tal proposito è intervenuta anche l' assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Cassino, Maria Concetta Tamburrini, che ha spiegato: "L'organizzazione sui due turni d'ingresso non rispecchia assolutamente l'esigenza del nostro territorio, ma è calata su esigenze di territori molto più grandi tipo Roma, dove alle 8 di mattina già si concentrano numerosi studenti e lavoratori che si muovono. La nostra utenza invece, alle otto del mattino è composta da un numero minore rispetto ad una grande Città. Quindi tutta questa suddivisione non ha proprio motivo di esistere".

Argomenta ancora l'assessore: "All'inizio del mese di settembre come Comune insieme anche alla Provincia abbiamo avuto un incontro on line per discutere di questa problematica ed abbiamo già denunciato l'incongruenza di questa soluzione. Però sinceramente non siamo stati ascoltati. La cosa che mi lascia ancora più perplessa è che nonostante nella scuola sia da sempre stata messa al centro l'autonomia e la necessità di calare sui vari territori e realtà le scelte dei vari Istituti, quest'anno in questa scelta così importante non è stato proprio considerato tutto ciò che ogni Istituto aveva attivato per permettere l'inizio in presenza di tutti gli studenti alle ore 8.

Spero veramente che la voce di questi ragazzi​ - ha sottolineato l'assessore Tamburrini​ - sia ascoltata, perché è una voce che praticamente è nata e nasce da un disagio che è davvero reale, perché noi ci soffermiamo molto sul fatto dell'ingresso posticipato alle ore 9.40 ma la cosa più tragica è che i ragazzi che entrano a quest'ora poi ritornano nelle proprie abitazioni molto tardi nel pomeriggio e questo davvero comporta dei disagi incredibili".





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