Depuratore consortile, ancora adori nauseabondi: vertice in Comune

Depuratore consortile, ancora adori nauseabondi: vertice in Comune
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 07-10-2021 00:00

CASSINO - Gli arresti non risolvono la questione ambientale: chiesto un tavolo alla presenza di Francesco De Angelis. Ecco perchè. Intanto il presidente di AeA, Riccardo Bianchi, ha rassegnato le dimissioni

Gli arresti scattati il 22 settembre in merito alla questione del depuratore consortile - la cosiddetta inchiesta "Acqua Nera" - non risolvono quelle che sono le criticità ambientali che vanno avanti anche in questi giorni. Per questo motivo oggi si è tenuto un vertice in Comune alla presenza del sindaco Salere e delle associazioni che da anni si battono sul tema.

LE DIMISSIONI

Andiamo con ordine. Nella giornata di ieri il presidente dell'AeA, Riccardo Bianchi, ha presentato formali dimissioni per questioni di opportunità. Vuole, sembrerebbe - secondo quanto scrive stamane Ciociaria Oggi - poter chiarire la propria posizione in relazione alle gravi accuse mosse a suo carico dalla procura di Cassino nella vasta indagine tutt'altro che conclusa sull'inquinamento di rio Pioppeto.

L'INTERVENTO

Andrea Vizzaccaro, da sempre in prima linea sulla vicenda, nell'immediatezza dei fatti aveva commentato: "Il sequestro del depuratore Cosilam unitamente alle misure cautelari disposte, ci ripagano, come associazioni ambientali, di anni di duro lavoro. Eravamo certi che le nostre preoccupazioni e le nostre denunce avessero solide basi; ma ciò nonostante, spesso, ci siamo scontrati con l’indifferenza, l’arroganza e a volte la maleducazione di coloro che erano stati chiamati, non per meriti o per competenze,  alla guida degli enti e delle società che gestiscono l’impianto in parola. Ricordo ancora quando nel corso di un acceso confronto, presso la sede del Cosilam, alla presenza delle associazioni di volontari, il Direttore dell’AeA ci minacciò di denunciarci per procurato allarme: si proprio così, procurato allarme disse.

Eravamo e siamo forti delle nostre ragioni, gli sversamenti dei reflui industriali nei corsi fluviali adiacenti hanno rappresentato per anni un attentato all’ambiente circostante nonché alla salute di noi tutti. Ora attendiamo con fiducia, il corso della giustizia –un doveroso grazie da parte mia e di tutti i volontari agli inquirenti ed alle forze dell’ordine per il prezioso lavoro-, da parte nostra continueremo ad essere vigili, non consentiremo che gli interessi economici di alcuni prevalgano sui diritti costituzionalmente garantiti".

IL VERTICE

Questa mattina gli ambientalisti hanno incontrato il sindaco Enzo Salera in Comune, a Cassino, e a margine del vertice Andrea Vizzaccaro spiega: "Abbiamo chiesto al primo cittadino di convocare un tavolo alla presenza del commissario nominato dalla Procura ma soprattutto alla presenza del neo presidente del Consorzio Unico del Lazio perchè abbiamo ribadito che noi vogliamo che si risolva la questione ambientale perchè ancora in questi giorni, visto che il depuratore sta lavorando, si riscontrano le stesse identiche criticità con odori nauseabondi e scarichi. Vogliamo che il presidente del Consorzio Unico del Lazio. Francesco De Angelis, ci dia garanzie sugli interventi da porre in essere per risolvere la questione ambientale".





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