Autunno: malinconia, nostalgia, introversione ma anche tanta forza

Autunno: malinconia, nostalgia, introversione ma anche tanta forza

RUBRICHE - Torna l'appuntamento domenicale con Centrifugamente Vanessa. "L'autunno? Più che una stagione lo trovo uno stato d’animo, un moto rivoluzionario, un calderone di novità e rivincite. Rinnoviamoci e scrolliamoci di dosso le foglie secche... la primavera arriverà!"

<strong>Vanessa Carnevale</strong>
Vanessa Carnevale

“Metti da parte il libro, la tradizione, l'autorità, e prendi la strada per scoprire te stesso.”
Jiddu Krishnamurti

di Vanessa Carnevale

Spesso mi viene chiesto quale sia la mia stagione preferita, in quale delle 4 io mi rispecchi di più ed il perché e io, da 22 anni a questa parte (o almeno da quando ne ho memoria), ho sempre risposto :”l’autunno”. Ho sempre amato questa stagione, nonostante io sia nata in inverno, per il semplice fatto che ho sempre percepito in quei colori scarlatti delle foglie, nel profumo delle caldarroste e nelle maglie a collo alto che iniziano a farsi strada a poco a poco negli armadi, per combattere i repentini cambi di temperatura, che vi era in atto una rivoluzione.

Ebbene, più che una stagione lo trovo uno stato d’animo, un moto rivoluzionario, un calderone di novità e rivincite. L’estate la percepisco come un momento di quiete in cui idee e progetti iniziano a prendere forma , mentre è nell’autunno che vedo una loro possibile concretizzazione, una piena riuscita. 

Per nascere veramente, occorre rinascere ci ricordava Aldo Carotenuto, e questa rinascita sembra – paradossalmente – incominciare già nell’autunno. Diversi studi hanno portato a galla come questa stagione sia, a discapito delle altre, carica di nostalgia, depressione, solitudine e introversione, ciò sembra essere il frutto di una connessione con la nostra esistenza psichica: dentro di noi molte cose devono poter cadere, essere lasciate andare , morire... solo in questo modo verrà lasciato spazio ai germogli di fiorire in primavera... sarà per questo che, oltre alle nostre paure/preoccupazioni, anche le foglie si lasciano cadere al suolo (?) Io credo proprio di si!

Non è un caso, infatti, che il termine Autunno derivi dal latino AUTUMNUS che significa di fatto aumentare/ arricchire.  Per poterci evolvere e rinnovare abbiamo bisogno di rivolgerci al nostro Io e affrontare di petto le emozioni, anche quelle meno piacevoli, fare i conti con la nostra realtà e, dove possibile, agire per modificarla.

Siamo dunque chiamati a guardarci dentro, a pensare all’importanza che rivestiamo su questa terra, al cambiamento che possiamo apportare alle nostre vite e alla bellezza di cui possiamo godere se sapremo essere capaci di lasciar andare quei carichi emotivi che, da troppo tempo, portiamo sulle spalle. Inoltre diversi studi hanno constatato che l’atmosfera cromatica tipica dell’autunno, dalle tonalità rosse/ tendenti al marrone, con l’avvicinarsi dell’inverno, sono spesso percepite dal nostro cervello come meno attivanti e che, le persone più sensibili agli eventi esterne potrebbero essere più predisposte a sperimentare stati di ansia e depressione autunnale.

Eppure, nonostante questo, le tinte autunnali invitano la nostra psiche alla riflessione, alla solitudine,  all’osservazione e alla calma. Ma non è detto che questo sia negativo come spesso si crede: queste attività introspettive assumono un significato tutt’altro che negativo, anzi vitale e necessario per il nostro mondo interiore. Dunque perché temere questa stagione? Rinnoviamoci e scrolliamoci di dosso le foglie secche...la primavera arriverà!





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