Ordinanza dei sindaci per il contenimento dei cinghiali: c'è chi dice No

Ordinanza dei sindaci per il contenimento dei cinghiali: c'è chi dice No
di autore Redazione - Pubblicato: 26-09-2021 00:00

IL FATTO - Una missiva inviata agli amministratori del Cassinate da alcuni attivisti del Territorio: "Questa frette di decidere “contro” i cinghiali, durante la campagna di sensibilizzazione per un referendum contro la caccia, è dettata dalla volontà di screditare la raccolta firme"

Una lettere indirizzata i Sindaci, di Cassino, Pontecorvo, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Apollinare e San Vittore del Lazio, per dire No all'ordinanza per il contenimento, e fuori stagione, dei cinghiali. A inviarla agli amministratori è stato nei giorni scorsi un'attivista che ha spiegato perchè non codivide tale scelta

DI SEGUITO, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO, LA LETTERA INVIATA AI SINDACI

"È gravissimo Che tu, amministratore, rimanga ignorante, o disinteressato, sull’argomento, sebbene esista una vastissima e affermata letteratura!

Tu mi dirai: “Ma non è questione di ignoranza! Non so! … forse, è disinteresse! Ammetto, però, che, per deliberare contro le associazioni venatorie e contraddire gli agricoltori, ci vogliono gli “attributi!”. Se fosse così, io ti giustificherei! E se non li hai, dovrai considerare, questa realtà, nella tua prossima tornata elettorale!

Il tuo gesto va oltre: è dannatamente politico!

Questa tua fretta, di decidere “contro” i cinghiali, durante la campagna di sensibilizzazione per un referendum contro la caccia, è dettata da una tua volontà di screditare la raccolta firme!

E in moltissimi, ce lo ricorderemo! I coltivatori denunciano “enormi danni” all’agricoltura.

E allora? Gli agricoltori sanno di chi è la colpa! Ma essi non ànno, mai, accusato le associazioni venatorie, per aver voluto introdurre, negli anni ’50, questa razza di cinghiali, dai paesi dell’Europa dell’Est!

Questi cinghiali sono molto più grossi, e procreano di più, degli esemplari italiani! È questa, la ragione dei danneggiamenti!

E i coltivatori non incolpano, i cacciatori, quando questi foraggiano, illegalmente, i cinghiali, per favorirne la fertilità! Anzi, addirittura, si scagliano, pubblicamente, contro gli ambientalisti e gli animalisti!

Gli agricoltori sono la con-causa, della propria sofferenza!

A chi conviene, la presenza di cinghiali? Non al semplice cittadino! Non ai coltivatori!

Giacché sono le femmine leader, del branco, a riprodursi, i cacciatori spesso sparano proprio a queste, per assicurarsi un tasso riproduttivo maggiore (cioè, più prede)!

Bracconieri allevano i cinghiali nei boschi: “Tra le piante spuntano cumuli di pane lasciati illecitamente dai cacciatori per nutrire le femmine e far crescere così gli animali da abbattere. Il termine tecnico è “governo abusivo”, ed è l’equivalente illecito della pasturazione in mare (pratica consentita per attirare i pesci) ma applicato in boschi e radure per foraggiare gli animali allo scopo di cacciarli. «In questo caso siamo di fronte a un governo abusivo di cinghiali»;

Inspiegabilmente, l’agricoltore è in soggezione psicologica, verso il più macho cacciatore! Sottomissione incomprensibile, se consideriamo che l’agricoltura, non la caccia, è la ragione della civiltà (nel mondo)!

Il rapporto, fra cacciatori e agricoltori è simile a quello fra “protettori” e “protetto”: il cacciatore chiede di introdurre grossi cinghiali; questi animali, pascolando, creano danni, alle coltivazioni; gli agricoltori chiedono aiuto ai cacciatori! Un giro vizioso! Il vessato si rivolge al proprio aguzzino!

E, per l’uomo qualunque, i cacciatori assurgono a salvatori della Patria!

Ultimamente, però, qualcosa si muove: alcuni agricoltori cominciano a rimproverare, apertamente, i cacciatori di nutrire, illegalmente, i cinghiali, affinché questi animali partoriscano di più:

Ma è ancóra pochissimo!

Io aggiungo, che, stranamente, di sera, a volte, si sente odore di catrame vegetale (attrattivo per cinghiali), ai margini di alcune strade: anche per questo motivo, i cinghiali affollano le vie di comunicazione?

A chi conviene, che il cinghiale si avvicini alle strade, e diventi pericoloso per le persone? Ecco, individuato, il “nemico pubblico”! E l’abbattimento è giustificato dall’uomo qualunque!

Intanto, soffrono i tuoi concittadini, perché rischiano grosso, nel percorrere le “tue” strade, divenute, ancor più, pericolose!

*

Ma è possibile, che fra caccia e agricoltura si instauri una sintonia di interessi?:

- https://www.vittimedellacaccia.org/cinghiali/

Forum di cacciatori: “… ho partecipato venerdi ad una di queste cacciate per un art. 37 -contenimento della fauna selvatica- in notturna con i fari e due guardie, sono stato chiamato dal mio capocaccia della squadra del cinghiale…… abbattuti 4 cinghiali e subito donati al proprietario de campo che aveva subito danni (un campino di orzo che si e no avrebbe preso a fine raccolto due o tre balle di cereale)….secondo me questa politica istiga i proprietari dei fondi a fare denuncia alle ATC dei danni e loro a soddisfarle piuttosto di nn pagare quei pochi danni subiti, anche perche il valore della carne avuta del proprietario del fondo è ben piu alta del raccolto che avrebbe ottenuto…. fatto sta che il sabato notte i cinghiali erano di nuovo lì nel campo a mangiare… La domenica trovai  il proprietario del fondo che sta di fronte a casa mia e gli dissi se concordava il metodo e dopo un breve ma caldo scambio di idee mi disse che l’orzo ora se lo potevano mangiare tutto tanto quello che gli interessava lo aveva ottenuto.. LA CICCIA!!!!!!!……e il prossimo anno avrebbe fatto lo stesso…. una domanda: Ma questo non è bracconaggio autorizzato?? Reati commessi legalmente: 1) caccia in periodi di divieto generale – 2) caccia notturna – 3) caccia il venerdi – 4) c’era uno chiamato delle guardie che non si conosceva che sparava da sopra un pick up delle guardie vanatorie 5) non parliamo delle distanze dalle abitazioni e dalle strade che mi ci viene da ridere che se a me mi avessero trovato li in periodio di caccia non avrei riportato a casa neanche la mutande….“. (cacciatore dell”85).

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È dimostrato, dai fatti, e dagli studii, che gli abbattimenti non rappresentano la soluzione definitiva al problema del sovrannumero dei cinghiali (e degli animali, in generale)!

Gli abbattimenti sono uno spreco di denaro pubblico, perché il problema si ri-presenta! Puntualmente! Con la stessa gravità e urgenza!

Per il prof. Andrea Mazzatenta, esperto di feromoni, e docente di Medicina veterinaria, all’Università di Teramo, l’abbattimento dei cinghiali è un metodo di contenimento inutile! L’attività venatoria, anche nelle pochissime aree protette, si rivelerebbe un boomerang, perché innescherebbe la moltiplicazione di questi animali. La società dei cinghiali è matriarcale: nei branchi, sono le femmine a essere leader; e solo la matriarca, capo-branco, si riproduce. Lo fa, grazie all’emissione di feromoni che inibiscono la riproduzione delle femmine di rango inferiore. Guidata dalla matriarca, infatti, il branco corre meno pericoli, e, quindi, il tasso riproduttivo può essere più basso. Ma se muore la leader, le cose cambiano: per colmare gli errori dovuti all’inesperienza sale, in proporzione, il numero dei nuovi nati. Per questa ragione, per assicurarsi un tasso riproduttivo maggiore (quindi, più prede), spesso i cacciatori sparano alle femmine che guidano il branco.

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Fra le strategie più efficaci e risolutive, c’è la sterilizzazione. Ma perché non l’ài saggiata?

Gli studiosi – non gli odiàti animalisti! – consigliano di coinvolgere i cacciatori nella sterilizzazione dei maschi più giovani (e la loro riconduzione in aree protette e riserve naturali). Allevatori, e molti agricoltori, conoscono la facilità e l’economicità, della sterilizzazione, perché la praticano da sempre! Però, inaspettatamente, essi stanno con i cacciatori!

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Sindaco?: io non ti accuso di sintonia di interessi, con cacciatori, lobby dell’industria delle armi e indotto! Ti dico, semplicemente, che tu sei in-capace! Per me, tu sei in-adeguato, nel gestire questa emergenza!

E i tuoi amministratori di maggioranza?: ce ne sta almeno uno che abbia cacciato gli “attributi”, per contrastarti nelle decisioni? È possibile che a tutti manchi la personalità, per affrontare cacciatori e agricoltori? Forse, qualcuno è ignorantissimo, in materia? Disinteressàti? Alcuni sono in favore della caccia, a tutti i costi?

Una soddisfazione, però, l’ài avuta: per la prima volta, la minoranza non si schiera contro, di te! Per la prima volta, non ti attacca, alla gola!

EVVIVA!: Destra e Sinistra nutrono lo stesso sentimento, per la natura! ;-)

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Constatato il tuo analfabetismo, sull’argomento, ti informo, che, ogni anno, anche durante la chiusura della caccia

  1. decine di persone innocenti (fra cui bimbi), muoiono, ammazzate dai cacciatori; e molte di più, sono ferite! Accontèntati, di qualche esempio:
  2. https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/01/vittime-della-caccia-questanno-sono-morte-114-persone-e-terminata-la-stagione-venatoria-o-la-guerra/4128095/
  3. https://www.vglobale.it/2020/01/30/troppe-anche-le-vittime-indirette-della-caccia/

Un cacciatore scambia uomo a cavallo per un cinghiale, e gli spara. Per i Carabinieri Forestali, lo sparo sarebbe avvenuto senza rispettare le distanze minime, previste dalla légge, da strade e caseggiati;

Per ammazzare un cinghiale, sparano contro un camper, e un proiettile si conficca vicino al cuscino su cui dormono mamma e figli, di 4 e 6 anni;

Qualche settimana fa, un cacciatore, nell'àmbito di una campagna di caccia selettiva (proprio per contenere il numero di cinghiali), spara al cinghiale, ma abbatte un cavallo. E se pensi che nelle campagne selettive, di regola, i cacciatori sono dotàti di speciale permesso! …

La scarica di pallini perfora la tenda della cameretta in cui dormono i bimbi;

  • cacciatori inquinano, irrimediabilmente, i terreni del “tuo” demanio e dei tuoi elettori, con piombo e cartucce!

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Nei tuoi due incontri con le associazioni di categoria, per cercare di risolvere il “pericolo cinghiali”, spero tu non abbia avuto la malasorte di imbatterti con responsabili di dubbia lealtà; se è vero che, ultimamente, in alcune zone d’Italia,

una volta è stato pizzicato un dirigente provinciale di un’associazione venatoria, ch’era bracconiere e aveva la licenza di caccia scaduta

un’altra volta, sono stati rinviàti in giudizio, per peculato, inquinamento ambientale, uccisione ingiustificata di animali e macellazione abusiva (abbattevano cinghiali senza rispetto di piani e autorizzazioni), un dirigente provinciale, un ex comandante della Polizia Provinciale, due agenti, un funzionario dell’ufficio caccia della provincia, un funzionario dell’ATC, due direttori della regione

Nei tuoi due incontri, prima di dargli il premio, ài infierito contro i cacciatori, consideràti i problemi che essi causano, agli agricoltori e ai tuoi concittadini?

Nei tuoi due incontri, prima di cedere alle loro volontà, ài avuto modo di tirare le orecchie agli agricoltori, perché (con)causa del proprio male? O ti sei chiuso in te stesso?

Nei tuoi due incontri, quale voluminoso, approfondito studio, avete presentato tu e i rappresentanti di categoria, in funzione dell’Ordinanza? Vi lascio il tempo, per procurarvelo!

Nei tuoi due incontri, ànno partecipato associazioni ambientaliste/animaliste?

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Già uno sfortunato sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro, nel 2017 (o 2018), sempre su pressione de’ coltivatori, aveva emanato un’Ordinanza, come la tua: che fine à fatto? L’ài analizzata, prima di definire la tua Ordinanza?

E perché pensi che la tua sia efficace?

Nota: se ben ricordo, dopo l’Ordinanza, il sindaco D’Alessandro è “caduto”: e se esistesse una maledizione del cinghiale?

La maledizione sarebbe l’unica forma di “difesa”, per un animale che, spesso, è lasciato morire non immediatamente, ma dopo indicibili sofferenze, perché, volutamente, non “finito” al primo sparo! A volte, azzannato, moribondo, dai cani dei cacciatori!

Divertimento sadico!

- https://www.facebook.com/rifugiomiletta/posts/5140661295961726

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Per la cassinate Roberta Di Mascio, responsabile dell’associazione Ora Rispetto per tutti gli animali, sezione di Cassino: La nostra Amministrazione ha avuto un’altra occasione per dare esempio di “Pratiche” virtuose, eticamente corrette, programmando, a differenza di tutti gli altri Comuni del circondario, battute di sterilizzazioni, dimostrando a tutti di essere in grado di implementare strategie di medio e lungo periodo efficaci e risolutive. Divenire un esempio di best practice da seguire e imitare? Perché no! Ma non poteva essere, così: anche la tua politica, in merito alla vegetazione, è coerente con il tuo dis-interesse verso la natura! Già!, perché sei un sindaco utile per la “massa”: in quanto “piatto”, “asettico”, impersonale (su questo aspetto)!

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Sono sicuro che, a causa della tua Ordinanza, i tuoi concittadini già si “grattano”, perché temono morti, fra loro! E uccisioni di proprii, amàti, animali! E pallini di piombo, ne’ camper e nelle camere dei loro figliuoli!

Già!: perché se ci fosse un solo morto, proprio durante la tua Ordinanza, saresti un sindaco sfortunato!

2021, settembre, 23

Teodorico Don Merlo Natale





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