Promuove l'Unicas in giro per il mondo. Ma viene punito

Promuove l'Unicas in giro per il mondo. Ma viene punito
di autore Redazione - Pubblicato: 23-09-2021 00:00

IL PARADOSSO - Il rettore Giovanni Betta ringrazia il giovane che si è impegnato per dare risalto all'ateneo di Cassino. L'amministrazione regionale da cui dipende, invece, gli riserva un provvedimento disciplinare. Ecco perchè

La lettera inviata dal rettore Betta

Viviamo in un Paese di contraddizioni, questo è ormai noto. Ma sinceramente, quello che è capitato ad un giovane dipendente di un ente pubblico con sede anche a Cassino, ha dell'incredibile.

I fatti Il giovane, spendendo le sue ferie senza alcun contributo pubblico, quindi con i suoi soldi, ha girato decine di Paesi, soprattutto quelli in via di sviluppo tra cui India, parte dell'Africa e tanti altri. In questi suoi viaggi ha promosso l'Università di Cassino, la sua competitiva offerta formativa, i suoi ottimi docenti. Ha partecipato a convegni, talk show televisivi sempre con il sol per noctem nel cuore. Giova ripetere: il tutto di tasca propria, spendendo il suo congedo ordinario. I risultati si sono visti: il giovane è riuscito a far approdare nella Città Martire probabilmente molti studenti stranieri (di questi tempi, oro che cola per qualsiasi ateneo).

I ringraziamenti Il Magnifico rettore Giovanni Betta ha ringraziato il giovane con una bella lettera, dove si legge: "Certo di interpretare i sentimenti non soltanto miei ma, di tutta l'università di Cassino mi congratulo per il pregevolissimo lavoro svolto in occasione dei suoi viaggi in India e in Ghana… " La lettera continua con il ribadire l'offerta formativa dell'ateneo e Betta chiude scrivendo: "Il suo contributo è stato pertanto prezioso… "

La beffa Ed ecco la italica contraddizione. L'amministrazione regionale da cui dipende il giovane lo ha punito con un provvedimento disciplinare. Il motivo? Avrebbe dovuto comunicare la sua presenza in tv o a convegni ed altri eveti alla sua amministrazione. La vicenda lavorativa si chiarirà nelle sedi opportune, l'unica cosa che ci viene in mente è la celebre frase "noli esse justum multum". Non bisogna punire sempre e per forza!

S. T.





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