Pale eoliche a Cervaro, la Regione boccia il progetto

Pale eoliche a Cervaro, la Regione boccia il progetto
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 12-09-2021 00:00

TERRITORIO - Soddisfatto il consigliere di opposizione Otello Zambardi: "Per ora i nostri monti sono salvi da un altro immenso scempio ambientale dopo il disastro degli incendi che hanno distrutto la flora e fauna"

In merito alle pale eoliche che si dovevano realizzare a Cervaro, la Regione Lazio all’ultima riunione della Conferenza dei Servizi ha espresso parere negativo dopo le osservazioni critiche presentate dall’ Avv.Otello Zambardi, consigliere di minoranza e dai Comuni di San Vittore del Lazio e Viticuso. Inoltre anche il Ministero della Cultura (MIC) ha espresso parere negativo.

L’Avv. Zambardi ha presentato alla Regione Lazio ampia documentazione, tra cui i verbali del Comando Unità Forestali dei Carabinieri, atta a dimostrare che l’area interessata alla realizzazione delle enormi pale eoliche, alte 235 metri (3 volte più alte delle pale di Viticuso), era stata percorsa dal fuoco negli ultimi anni e pertanto, ai sensi della Legge 353/2000, non si possono realizzare insediamenti produttivi, lì dove vi sono stati degli incendi. Il Comune di San Vittore ha rilevato che parte del terreno interessato al cavidotto della centrale eolica, attraverserebbe un’area che la Regione Lazio ha dichiarato “area protetta”.

Il Comune di Viticuso infine ha osservato che non vi sono strade idonee per consentire il transito dei mezzi per la realizzazione delle enormi pale e che tutti i terreni ricadenti negli usi civici dell’area sono riservati ai soli cittadini.

L’area VIA (Valutazione d’impatto ambientale) in considerazione delle rilevanti osservazioni emerse nel corso della conferenza dei servizi e segnatamente le prescrizioni verbalizzate in merito alla viabilità di servizio, alla possibile interferenza del progetto rispetto ad aree definite “percorse dal fuoco” ai sensi della Legge 353/2000 e con interferenza con aree di rilevante valore paesaggistico sulle quali permangono usi civici, ritiene che le stesse costituiscono fondato motivo per l’adozione di un provvedimento negativo ai sensi dell’art. 10 bis della Legge 241/90.

Ha concesso termini alla società proponente Biowatt di presentare per iscritto le proprie osservazioni, eventualmente corredate da documenti.

"Una gran bella soddisfazione quella di non vedere depauperato e umiliato un ambiente per solo fini economici e speculativi. Per ora i monti di Cervaro - commenta soddisfatto il consigliere Otello Zambardi - sono salvi da un altro immenso scempio ambientale dopo il disastro degli incendi che hanno distrutto la flora e fauna. Non si possono fare esperimenti sul nostro territorio a discapito della natura. Le immense pale eoliche non sono adatte al nostro territorio".





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