Lezioni solo in presenza, gli studenti non ci stanno

Lezioni solo in presenza, gli studenti non ci stanno
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 11-09-2021 00:00

UNICAS - L'Università di Cassino continua a garantire l'offerta didattica sia in aula che a distanza. Alcuni dipartimenti chiedono però il ritorno al 100% tra i banchi. I rappresentanti di "Primavera" scrivono al rettore Betta. Ecco gli scenari

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Lezioni solo in presenza o con possibilità di potere seguire anche da remoto come avvenuto durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria? Il rettore Betta ha più volte spiegato che l’Unicas anche quest’anno adotterà una modalità mista, ovvero con possibilità di seguire le lezioni sia in presenza che a distanza. Alcuni dipartimenti hanno però chiesto che la didattica sia erogata solo ed esclusivamente in presenza. Circostanza, questa, che ha creato qualche malumore tra gli studenti al punto che i rappresentanti degli universitari hanno scritto al rettore Giovanni Betta.

In particolar modo ad attivarsi sul tema è l’associazione “Primavera” che con la Michela Giannandrea dice: “Negli ultimi giorni c’è stata un po’ di confusione in alcuni dipartimenti in merito alla ripresa delle lezioni del nuovo anno accademico.  Se inizialmente si prevedeva una modalità inclusiva per tutti, si è passati ad una modalità esclusivamente in presenza. Questo, ovviamente, ha suscitato reazioni negative da parte degli studenti con cui abbiamo avuto modo di confrontarci e raccogliere i loro punti di vista sulla questione. Alcuni di loro hanno visto poca chiarezza da parte dell’Ateneo e delle associazioni di fornire indicazioni sulle effettive modalità per lo svolgimento delle lezioni. Per questo motivo, ci siamo messi in contatto con il Magnifico Rettore, certi della sua disponibilità sulla questione per l’interesse degli studenti”. 

Nella missiva indirizzata al Magnifico, tra le altre cose gli studenti evidenziano: “Ci arrivano da giorni messaggi di lamentele e continui attacchi verso di noi e verso la nostra Università su un poco chiaro modo di erogare la didattica e, soprattutto, di un mancato rispetto di tutti gli studenti. La precisa richiesta che facciamo a lei, in qualità di Rettore è che, almeno fino alla fine dello stato di emergenza per il Covid, venga garantita sia la didattica in presenza (sempre al 50% della capienza delle aule e con il green pass), sia la possibilità di seguire la lezione in streaming, cosa possibile anche grazie alle  apparecchiature comprate nei mesi scorsi. 

In questo modo verrebbe garantita a tutti gli studenti la possibilitá di seguire le lezioni e, soprattutto, di poterlo fare come meglio credono, in un momento di incertezza e di difficoltà quale quello che stiamo tutti affrontando. Infine, chiediamo gentilmente di accogliere comunque le richieste di studenti che intendano svolgere gli esami in modalità telematica almeno per la sessione di settembre per coloro che si trovino in isolamento e coloro che siano affetti da patologie immunodepressive, se necessario presentando una certificazione di tale condizione (sperando sia l’ultima che si svolga in questa modalità mista). Anche su questo punto ci sono stati motivi di disaccordo da parte degli studenti sulle decisioni di tornare esclusivamente in presenza senza alcuna deroga”.

Il Magnifico ha prontamente risposto:  “Massima condivisione della vostra posizione sulla ripresa delle lezioni.” Il Rettore, dunque, sta già dialogando con i dipartimenti per far sì che la  richieste degli studenti vengano attuate. “Cogliamo l’occasione per ringraziare il Magnifico Rettore che, ancora una volta, ha dimostrato la sua sensibilità sulle questioni che riguardano gli studenti in prima persona” evidenziano i rappresentanti che quindi ora sono pronti a battersi per far valere le ragioni degli studenti e calmare le acque agitate degli ultimi giorni.





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