Cassino, prima campanella l'otto settembre. E torna il compagno di banco

Cassino, prima campanella l'otto settembre. E torna il compagno di banco
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 23-08-2021 00:00

IL FATTO - Il 3° circolo anticipa di cinque giorni l'apertura fissata dalla Regione al giorno 13. Lunedì 6 lo start del rinnovato asilo nido di via Botticelli "Crescere Insieme" e di quello di via Alfieri, che da quest'anno ha una nuova gestione. Lavori alla "Mattei": ecco dove saranno trasferiti gli studenti. Mensa, trasporti e protocolli Covid: tutto quello che c'è da sapere. Parla l'assessore Tamburrini

La sede dell'asilo nido di via Botticelli completamente rinnovata

La prima campanella a Cassino suonerà mercoledì 8 settembre. Nel Lazio le scuole si apriranno ufficialmente il 13 settembre: in questa data torneranno tra i banchi gli studenti del 1° e del 2° circolo di Cassino. Grazie all’autonomia scolastica concessa ai dirigenti, anticipa invece al giorno 8 settembre il 3° circolo. A Cassino saranno i primi alunni a tornare in classe.

ASILO NIDO

Ancora prima, lunedì 6 settembre, riprenderanno le attività nei due asili nido che, complessivamente, ospitano 80 bambini. Entrambe le strutture sono interessate da novità: per quanto riguarda il nido ex gestione comunale di via Alfieri, intitolato a Maria Maddalena Rossi, la gestione a partire da quest’anno è affidato al “Consorzio Intesa”. Resta invece affidato a “Crescere Insieme” il nido di via Botticelli che da settembre avrà una sede completamente rinnovata con lavori sia all’interno che all’esterno: si tratta di efficientamento energetico "e, nonostante si abbiano avuti solo due mesi per fare tutti i lavori - spiegano dal Comune - l’anno scolastico si avvierà regolarmente".  

Spiega l’assessore Tamburrini: “Quest’anno per quel che riguarda gli asili nido abbiamo avuto tantissime domande, abbiamo infatti un esubero di circa 30 bambini. Mercoledì avremo un incontro con i dirigenti e i responsabili del “Consorzio Intesa” per l’avvio regolare dell’anno scolastico, visto che questo è la prima volta che operano a Cassino, avendo vinto il bando”.

MENSA E TRASPORTI

"Per quel che riguarda il trasporto la capienza sarà sempre all’80% e i protocolli - spiega Tamburrini - sono salvaguardati; per quanto riguarda la mensa avremo un incontro nei prossimi giorni per vedere se il modello dell’anno scorso può essere replicato, oppure se, in base ai nuovi protocolli, qualcosa dovrà essere cambiato. Per quanto riguarda la mensa, il nuovo decreto prevede il ritorno ad una somministrazione “tradizionale”, ma tutto questo - sottolinea l'assessore - dovrà fare i conti con la necessità di dover usare le sale mensa quali aule scolastiche per garantire il distanziamento".

PROTOCOLLI COVID

"Per quanto riguarda i protocolli Covid, dopo i lavori fatti lo scorso anno - spiega l'assessore alla Pubblica Istruzione Maria Concetta Tamburrini - quest’anno siamo molto avvantaggiati: nessuna aula sarà al di fuori dei propri plessi, anche la Di Biasio avrà tutte le aule a disposizione. Per il distanziamento - dice - ci atterremo ai protocolli.

E a proposito di protocolli sembra proprio che da quest'anno tornerà il caro vecchio compagno di banco, quello da cui farsi suggerire, con cui scambiarsi bigliettini, darsi una mano o anche solo scambiare un’occhiata d’intesa mentre il prof spiega.  Il distanziamento solo “raccomandato” nelle aule per garantire le lezioni in presenza riavvicina gli studenti. 

Nella nota firmata da Stefano Versari, braccio destro del ministro Patrizio Bianchi, si legge che mantenere il metro di distanza tra i banchi è una "raccomandazione" e che ove non fosse possibile rispettarla è escluso "l’automatico ritorno alla didattica a distanza", ma basteranno diverse misure di sicurezza. Nel protocollo firmato con i sindacati, invece, su richiesta di questi ultimi, si richiede in modo più secco "il rispetto di una distanza interpersonale di almeno un metro qualora logisticamente possibile e si mantiene anche nelle zone bianche la distanza di due metri tra i banchi e la cattedra".

LAVORI ALLA MATTEI

Torniamo a Cassino: per quanto riguarda le strutture, l’unica scuola che è interessata da un cambio è la “Mattei” ma non per il contenimento Covid, bensì per interventi di adeguamento sismico che restituiranno un edificio scolastico sicuro e completamente a norma: "In questo caso - spiega sempre l'assessore Tamburrini - la fine dei lavori è prevista per febbraio, ma noi - dice la delegata del sindaco - abbiamo già predisposto tutto sapendo che potrebbero durare per tutto il prossimo anno. Abbiamo dovuto allocare 10 classi alle ex scuole Stimmatine  e 6 alla San Benedetto. Le altre classi sono state allocate nell’ala della “Mattei” che non è interessata dai lavori. Le classi quinte, così come lo scorso anno, andranno alla “Conte”. Nella sostanza dei fatti questi i cambiamenti: tutte le quarte e tutte le prime andranno alle Stimmatine, le seconde alla San Benedetto, le quinte alla Conte e le terze nell'ala della Mattei non interessata dai lavori.

SCUOLE SUPERIORI

Per quel che riguarda le scuole superiori, che sono di competenza provinciale e non comunale, l’assessore Tamburrini fa sapere che c’è stata comunque la disponibilità del Comune per garantire l’organizzazione dei trasporti che era stata pianificata già lo scorso anno. La delegata all'edilizia scolastica della Provincia Alessandra Sardellitti spiega che "la prossima settimana ci sarà una riunione per decidere in merito al liceo Varrone".

I lavori dovrebbero cominciare a dicembre ed entro il 30 novembre occorre trovare una sede provvisoria in cui ospitare la scuola. Per questo, la Provincia ha pubblicato un bando con il quale si richiede la disponibilità di una struttura adeguata alle esigenze, ina zona facilmente accessibile alla rete di trasporto pubblico.

Si avrà qualche certezza in più nei prossimi giorni ma, da quel che trapela, l'attacco informatico al sito della Regione Lazio ha rallentato le procedure quindi è molto probabile che ci sia un rinvio, sebbene, ad oggi, non vi è ancora l'ufficialità. Ancora due settimane di riposo e di vacanze per gli alunni. Poi, tutti tra i banchi. Con la speranza che sia un anno sempre in presenza e la Dad diventi solo un ricordo.





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