San Giorgio, Lavalle al calor bianco: "Di Cicco si dimetta"

San Giorgio, Lavalle al calor bianco: "Di Cicco si dimetta"
di autore Redazione - Pubblicato: 18-08-2021 00:00

TERRITORIO - Il Sindaco bacchetta il Presidente del Consiglio: "È inaccettabile che pensi di poter utilizzare certi argomenti per dare credibilità ai suoi scopi personali e politici". Poi rassicura sul Bilancio: "Nutro grande stima per il Prefetto, il Consiglio per l'approvazione della salvaguardia degli equilibri è fissato per il 19 agosto"

Il sindaco di San Giorgio a Liri Francesco Lavalle

"Ci risiamo! Ho sperato di non dover tornare sull’argomento, ma ogni volta devo ricredermi.

Sarà il caldo, sarà la scarsa consapevolezza dell’importanza del ruolo che ricopre, ma il Presidente del Consiglio del nostro Comune nelle scorse ore ha sentito il bisogno di regalarci un’altra delle sue discutibili uscite. In un comunicato che porta la sua firma si fa riferimento - in modo strumentale e bizzarro, a uso e consumo del suo gruppo di minoranza - al contenuto della nota inviata del prefetto ai comuni per sollecitarli ad approvare i documenti contabili del 2020.

La nota firmata dal presidente Di Cicco è del tutto fuori luogo, un tentativo maldestro di venir meno alle responsabilità dettate dal proprio ruolo.

Vediamo perché, procedendo con ordine: nella prima nota il Prefetto invitava il nostro Comune ad approvare i documenti contabili del 2020; nella nuova nota, il Prefetto diffida i comuni che, nonostante l’invito, non hanno ancora provveduto.

Nutro grande stima e rispetto per il Prefetto Portelli, così, ricevuta la nuova comunicazione, l’ho raggiunto telefonicamente per informarlo che il consuntivo 2020 e il bilancio 2021 sono stati approvati già lo scorso maggio e trasmessi in prefettura. All’appello manca da approvare soltanto la salvaguardia degli equilibri 2021, da approvare nel Consiglio Comunale che il presidente Di Cicco aveva convocato per il giorno 6 agosto alle ore 19. Purtroppo, a causa di una defezione della segretaria, il consiglio è stato rinviato e convocato, sempre dal presidente Di Cicco, per il giorno 19 agosto.

Chiarite le cause del ritardo con il prefetto, mi spiace constatare che il presidente del consiglio, consapevole di tutto, abbia scelto di strumentalizzare quanto accaduto e di dare una chiave di lettura del tutto arbitraria degli eventi nel comunicato che porta anche la sua firma.

Viste le uscite passate, la cosa non mi stupisce, ma da sindaco sento il dovere di invitarlo nuovamente ad esprimere il suo pensiero con meno leggerezza, data l’importanza del ruolo che ancora ricopre. È inaccettabile che pensi di poter utilizzare certi argomenti per dare credibilità ai suoi scopi personali e politici. È ancor più grave che finga si dimenticare di aver firmato di suo pugno gli atti di convocazione del consiglio comunale.

È mio dovere, pertanto, invitare nuovamente Di Cicco a fare un passo indietro e a lasciare che a ricoprire un ruolo tanto importante sia una persona dotata di imparzialità e rispetto delle istituzioni.





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