"E' Lavalle che dovrebbe dimettersi, non certo io"

"E' Lavalle che dovrebbe dimettersi, non certo io"
di autore Redazione - Pubblicato: 18-08-2021 00:00

POLITICA - Scontro senza esclusione di colpi tra il sindaco di San Giorgio a Liri e il presidente del Consiglio. La diffida del prefetto scatena la bagarre. Di Cicco controbatte al primo cittadino. Domani l'assise che si prevede infuocata

Alla vigilia del Consiglio comunale chiamato ad approvare gli atti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio, a San Giorgio si infiamma il clima politico. In mattinata era stato il presidente del Consiglio, Luigi Di Cicco, unitamente ad altri due consiglieri comunali, a dare fuoco alle polveri (LEGGI QUI: San Giorgio, documenti contabili non ancora approvati: scatta la diffida del Prefetto).

La replica non si è fatta attendere. Il Sindaco ha gettato benzina sul fuoco della polemica ed ha invitato il Presidente del Consiglio a fare un passo indietro (ECCO PERCHE': San Giorgio, Lavalle al calor bianco: “Di Cicco si dimetta”).

Tutto finito? Certo che no. La replica del presidente del Consiglio non si fa attendere. Di Cicco si difende e controbatte e spiega che a doversi dimettere è il sindaco, non lui. Il motivo?

Argomenta Di Cicco: "Un Sindaco menzoniero, questo è ciò che si sta dimostrando Francesco Lavalle, ed è lui quindi che dovrebbe dimettersi, io in qualità di Presidente del Consiglio Comunale, ho sempre tenuto e sempre continuerò a farlo, un comportamento super partes in seno al Consiglio Comunale nell'espletamento del mio ruolo, ma ricopro anche e soprattutto il ruolo di Consigliere Comunale  ed ho quindi tutto il diritto, in rappresentanza di un elettorato che democraticamente mi ha votato per ricoprire tale incarico, di esprimere le mie idee politico-amministrative sul discutibilissimo operato del Sindaco Lavalle e della sua maggioranza.

La diffida del Prefetto - prosegue Di Cicco - è chiara ed intimidatoria e soprattutto è relativa ad atti inerenti il bilancio dell'esercizio in corso (equilibri di bilancio 2021) e non al 2020 come in maniera mendace sostiene il Sindaco".





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