Covid, ecco come passeremo dall'epidemia all'endemia

Covid, ecco come passeremo dall'epidemia all'endemia

RUBRICHE - Il virus continuerà a circolare ma in maniera limitata e controllata all’interno della popolazione, senza scatenare più grandi picchi. Però, questo scenario si presenterà solo con una gran parte della popolazione vaccinata. A settembre l'immunità di massa. L'approfondimento settimanale di Angelo Franchitto

Silvio Brusaferro - FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

La campagna di vaccinazione prosegue anche nel mese di Agosto, nel pieno delle vacanze. Certamente notiamo una flessione rispetto alle settimane precedenti. Questo accade perché, terminati i soggetti che spontaneamente scelgono di vaccinarsi, oggi dobbiamo sempre più convincere gli indecisi. Insomma, anche se siamo vicini a toccare una percentuale altissima di vaccinati. Così, mentre l'immunità di massa è prossima, le varianti e il fatto che il virus circoli tantissimo, ci fanno tenere l'attenzione ancora alta.

Per il portavoce del Comitato tecnico scientifico Silvio Brusaferro, il coronavirus continuerà a circolare in Italia e negli altri paesi, anche nei prossimi anni. Ma circolerà in modo controllato, dice l’esperto, senza più quei picchi che abbiamo visto ad aprile 2020 e nella passata stagione invernale. Certamente possono nascere nuove varianti del virus, ma in quel caso siamo pronti grazie a un vaccino che verrà aggiornato.

Ciò che veramente è importante è che, grazie agli sforzi messi in campo a livello globale, ma anche in Italia, dalla ricerca, alla sanità, fino all’industria e tutti i settori della società, a distanza di quasi due anni dalla comparsa del coronavirus e dallo sviluppo della pandemia, abbiamo avuto un progresso tecnologico importante, accanto a uno sviluppo medico nell’ambito vaccini tali per cui ora possiamo pensare che indipendentemente dalla durata di questa pandemia, abbiamo possibilità per gestirla al meglio.

Dunque, oggi stiamo imparando come conviverci per i prossimi mesi e se necessario per i prossimi anni. Anche questo è un segno che il successo dei vaccini è evidente e sta migliorando la vita della nostra popolazione. Allo stesso tempo però, capiamo che nessuno si salva da solo. Siamo tutti legati a quelle che sono le condizioni negli altri Paesi. Ma, sempre Brusaferro, ci ricorda che viviamo come singoli, ma facciamo comunque parte di una comunità. Si tratta di un messaggio importante, anche per ricordarci che i nostri comportamenti fanno la differenza.

I vaccini sono un’arma molto potente, che sta, a poco a poco prendendo piede. Grazie a una campagna di vaccinazione di massa, stiamo evitando tantissime morti, non c’è più una forte ospedalizzazione e i medici possono lavorare anche per le altre questioni sanitarie. Ma il vaccino non è tutto, bisogna anche gestire i propri comportamenti nei rapporti con le altre persone. Si tratta di quella che iniziamo a considerare e a chiamare nuova normalità.

Cioè aumenta sempre più la consapevolezza che le nostre azioni influiscono sull’andamento della pandemia e che nessuno da solo è veramente in grado di proteggersi. Brusaferro presidente dell’Istituto superiore di sanità, è anche portavoce del Comitato tecnico scientifico. Un uomo capace di stare nella trincea del Covid, e che oggi guarda alla nuova fase con un cauto ottimismo. Un segno che le cose stanno cambiando, ma soprattutto vanno per il meglio. Al fine di portare avanti questa missione, che è quella di uscire tutti insieme da questa pandemia, il Green pass è uno strumento utile. Infatti, grazie ad esso può essere possibile contrastare la circolazione del virus e favorire l’obiettivo più ampio di avere la gran parte della popolazione immunizzata.

D’altra parte, solo grazie al vaccino possiamo pensare a un futuro dove convivere con questo virus. Quello che oggi prevediamo è che in autunno potremo ritrovarci come oggi è il Regno Unito, con molti contagi e pochi ricoveri. Certamente è qualcosa che già vediamo in Italia, dove abbiamo dai 6 ai 7mila casi al giorno e il numero di persone ricoverate è molto contenuto. Tra l’altro la maggior parte dei ricoverati sono persone non vaccinate.

Dunque, conclude Brusaferro, tanto più alta sarà la quota di vaccinati tanto più ci potremo avvicinare a uno scenario che ci farà uscire dall’epidemia. La nuova condizione è quella che chiamiamo dell’endemia. Vuol dire che il virus continua a circolare ma in maniera limitata e controllata all’interno della popolazione, ma senza scatenare più grandi picchi. Però, questo scenario si può presentare solo con una gran parte della popolazione vaccinata. Per questo si continua a portare avanti la campagna vaccinale che si prevede possa arrivare fino alla fine del mese di Settembre. Dunque, il prossimo autunno nasce sotto una nuova prospettiva.

A differenza di quanto fatto in passato, il lavoro dei vaccini e il green pass dovrebbero mostrare un quadro completamente diverso da quello che abbiamo visto solo un anno fa. Così ci aspettiamo che la curva dei contagi salga, ma con vette più basse dello scorso anno. Inoltre, anche di fronte a un incremento dei contagi, non ci aspettiamo lo stesso aumento nelle camere intensive e nei ricoveri ospedalieri.

Quanto peserà il nostro comportamento e quello degli altri paesi europei ed extra europei nei prossimi mesi? Tantissimo, proprio perché non tutti sono vaccinati allo stesso modo e perché piú circoliamo e ci spostiamo, maggiore è la possibilità di vedere nascere nuove varianti più pericolose. In tutto questo, Settembre sarà il mese della rinascita e del ritorno alla scuola in presenza. Dunque, la vaccinazione deve proseguire ancora, anche in concomitanza con le vacanze e con un maggiore spostamento delle persone sul territorio.





Articoli Correlati