ATENEO - In 475 sono attesi il 3 settembre al Campus Folcara. Intanto da 'La Sapienza' monta la protesta contro il green pass. Studenti in assemblea: "L’università dovrebbe essere anche il luogo in cui si può discutere di queste misure, per fare dibattito e approfondire"
In 475, venerdì 3 settembre, si ritroveranno al Campus Folcara per il test d’ingresso di medicina. E’ il secondo anno che l’Unicas ospita l’evento: quest’anno il numero è ridotto, nel 2002 risultarono essere 562 i partecipanti a Cassino. Gli aspiranti medici dovranno sostenere, in contemporanea nazionale, la prova di ammissione al corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia e in odontoiatria e protesi dentaria. Un piccolo esercito che, come un anno fa, potrà affrontare il temuto test di accesso.
Così come l’anno scorso, infatti, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, il Decreto Ministeriale numero 730 del 25 giugno 2021 ha previsto che ciascun candidato svolgerà la prova di accesso presso la sede universitaria disponibile nella propria provincia di residenza o domicilio, e nella provincia limitrofa a quella di residenza, a prescindere dalla sedi indicate come preferite.
Ma già dal 1 settembre prenderanno il via i test d’ingresso all’Università di Cassino per quel che riguarda i corsi di laurea dell’Unicas. Anche in questo caso, con una novità. Ai tempi del Covid anche i test d’ingresso si svolgono in modalità virtuale. Sarà così per Lingue, il primo corso di laurea dell’Unicas a svolgere i test d’ingresso.
Online, sulla piattaforma Capturator, si terranno le prove di inglese (1 settembre ore 09.30), spagnolo (2 settembre 2021 ore 09.30), francese (3 settembre 2021 ore 09.30) e tedesco (3 settembre 2021 ore 11.30). Su zoom, il 24 settembre alle ore 10.00, si terrà il test di Scienze dell’Educazione. Da casa si svolgerà anche il test per Ingegneria nei giorni 7 e 8 settembre: la mattina alle 10.30 e poi il turno pomeridiano alle 14.30. Altri corsi di laurea, come ad esempio quello di Lettere, hanno scelto invece di tornare in presenza sin dai test d’ingresso.
Ma intanto il green pass già accende la polemica in alcuni atenei, a partire da “La Sapienza”. Non tutti gli studenti universitari sono favorevoli al certificato verde per entrare in aula o fare un esame. La protesta di carattere nazionale, sta crescendo nelle chat Telegram, ma a Roma ha prodotto già la prima assemblea pubblica.
Ad incontrarsi sono stati una ventina di studenti, per lo più della Sapienza, iscritti alle facoltà di Farmacia, Chimica, Ingegneria, Lettere, Economia e Scienze politiche. “L’obiettivo comune - hanno spiegato - è tutelare la libertà di scelta e autodeterminazione del proprio corpo. L’università dovrebbe essere anche il luogo in cui si può discutere di queste misure, per fare dibattito e approfondire”. E non è escluso che, da settembre, con la piena ripresa delle attività, la protesta possa allargarsi ed arrivare anche a Cassino.
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