Green pass, dopo l'estate si pensa ad ampliarlo: gli scenari

Green pass, dopo l'estate si pensa ad ampliarlo: gli scenari

RUBRICHE - Il Governo è già al lavoro al decreto che dovrebbe entrare in vigore a metà settembre. Ecco le ipotesi sul tavolo nel consueto approfondimento di Angelo Franchitto

Diventa sempre più pressante il discorso che vede al centro il bisogno di estendere l’uso del Green Pass ai trasporti a partire dal mese di settembre. D’altra parte, anche viaggiare fa parte della ripresa di una vita sociale normale. E farlo è difficile se consideriamo che il virus si muove con noi. Dunque bisogna ragionare sull’utilizzo, da parte degli italiani di mezzi come aerei, treni e navi impegnati nei collegamenti a lungo raggio.

Si tratta di uno degli obiettivi che ha l’esecutivo in questo momento. Ma è anche un ragionamento ancora più necessario dopo le immagini, circolate, di turisti ammassati senza distanziamento sui mezzi e senza la certezza di sedere accanto a persone immunizzate. D’altra parte, oggi il vaccino è l’unica arma per uscire dalla pandemia, ma è difficilissimo convincere tutta la popolazione a immunizzarsi. Dunque, la svolta può essere contenuta nel decreto del governo. Un lavoro da svolgere tra politici, ma sempre insieme a figure esperte. Per tutte queste ragioni abbiamo da un lato la cabina di regia e dall’altro il consiglio dei ministri che devono collaborare.

Quel che è certo, sicuramente è l’impossibilità di prescindere da un intervento che appare necessario e non più rinviabile. Come accade anche negli altri stati dell’UE, l’Italia studia la strategia migliore contro la tanto temuta variante Delta. Infatti, i virologi hanno verificato che questa nuova forma del virus  è ormai dominante anche nel nostro paese. Lo dimostra il fatto che, anche se stiamo in piena estate, aumentano i ricoveri in ospedale. Si inizia a parlare di quarta ondata.

Partendo da questa situazione ragiona il ministro della Salute Roberto Speranza, sostenendo che sia ormai giusto estendere l’uso del Green Pass. Per questo saranno interessati soprattutto i mezzi di trasporto a lunga percorrenza. Anche il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi è convinto della bontà dello strumento. Certamente, l’idea del Green Pass anche per i trasporti va maneggiata con cautela. Il rischio è di non riuscire a tutelare un settore già provato come il turismo.

Infatti, è stato escluso che le nuove limitazioni possano entrare in vigore in pieno agosto, quando cioè c’è il boom del periodo turistico. Un modo per non bloccare coloro che hanno già prenotato da tempo le vacanze in Italia. Ma da settembre sarà tutto diverso. Basti pensare che il governo si prepara a presentare un decreto, fissando come data più probabile quella del 15 settembre. Infondo, il Ministro Speranza parla chiaro quando dice che inizieremo dalle lunghe tratte. Significa che si pensa a coprire i treni ad Alta velocità e i collegamenti aerei dove ancora non vale il passaporto vaccinale. Mentre, un Green Pass è già valido per i voli tra i Paesi dell’Unione. Resta però il nodo del trasporto pubblico locale, dove ci sono idee diverse da parte dei partiti di governo.

Ma sicuramente, la carta verde dovrà valere anche su metropolitana e bus. Anche se per questo, forse potrebbe essere possibile aspettare fino al mese di ottobre. Non è solo un problema di trasporti, anche la battaglia in merito alla scuola continua a tenere banco. Infatti, c’è sempre il tema dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico. Ma si riflette anche del modo migliore per spingere gli studenti over 12 a vaccinarsi. L’opzione piú gettonata sembra essere quella di introdurre la didattica a distanza per i ragazzi che decidono di non immunizzarsi. Ma, anche questa sarà una possibilità da verificare per l’inizio del nuovo anno scolastico. Anche su questo terreno, però, i partiti di governo hanno posizioni differenti, e questa è una incognita che pesa sulle teste degli studenti, degli insegnanti e delle famiglie.

Ma il nostro dovere oggi è far fronte alle nuove ondate del virus e alle possibili varianti. Per questo, la soluzione potrebbe dover essere piuttosto dura. Considerando le lezioni in presenza una priorità, sembra che la politica sia orientata verso un obbligo progressivo per il personale scolastico. Dunque, chi non si vaccina sarà prima invitato a farlo, poi eventualmente trasferito e, infine, possibile sospensione dello stipendio. Anche se il ministro della Salute non entra nel merito dell’obbligo, Speranza sostiene che alla fine, indipendentemente dalla strada che si deciderà di percorrere, chi lavora a scuola deve essere vaccinato.

Intanto, gli insegnanti non vaccinati saranno tenuti a fare un tampone ogni due giorni per avere il Green Pass. Nonostante le resistenze di una parte della maggioranza di governo, è assai probabile che ci sarà l’obbligo del pass per i lavoratori dei settori come ristoranti, bar, cinema, teatri, musei, palestre, piscine, stadi, fiere e altri eventi pubblici. Il governo vuole procedere con la massima cautela.

L’idea è di far sedere allo stesso tavolo imprenditori e sindacati, con l’obiettivo di sottoscrivere un protocollo stringente a favore della vaccinazione. Nulla è però ancora ufficiale o definito. Ma la convocazione, che parte dal ministro del lavoro Andrea Orlando dovrebbe dare la possibilità di confrontarsi e di parlare di lavoro e di sicurezza. Insomma questo è un momento di confronto e di decisioni da prendere. Soprattutto è importante capire che le decisioni possono cambiare in base alla campagna vaccinale.





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