Carlo, il tempo e l'amicizia

Carlo, il tempo e l'amicizia
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 20-06-2021 00:00

IL FATTO - Al liceo Classico la discussione della tesi dei compagni di Carlo Romanelli. Gli alunni: "Seneca dice per chi lo sa usare, il tempo della vita è sufficientemente lungo: ciò che conta, infatti, non è la durata, bensì la sua qualità". La preside: "Ci teneva tanto a conseguire la licenza liceale". La commozione dei genitori

Un lavoro incentrato sulle riflessioni sul tempo in Seneca, Kant, Leopardi, Eliot. Questo l’elaborato che gli amici di Carlo hanno discusso collegialmente, attraverso un video, dinanzi alla Commissione di esami, presieduta dalla prof.ssa Paola Materiale, dirigente scolastico del ‘Tulliano’ di Arpino.

Nella giornata di ieri al Carducci si è svolta la discussione della tesi da parte dei compagni di classe di Carlo Romanelli, il giovane di Mignano Montelungo scomparso prematuramente a 19 anni in un incidente stradale ad aprile scorso.

"Seneca – hanno riferito i ragazzi – dice per chi lo sa usare, il tempo della vita è sufficientemente lungo: ciò che conta, infatti, non è la durata, bensì la sua qualità” il titolo della tesina che gli alunni delle classi V D e V B del liceo ‘Carducci’ hanno discusso al posto del loro compagno Carlo Romanelli, morto la notte di Pasqua in un tragico indicente stradale, in territorio di San Vittore del Lazio.

“La vita ha interrotto bruscamente i sogni che facevamo” ha concluso la discussione una compagna, aggiungendo. “Pensavamo - hanno raccontato gli alunni alla cronista de Il Messaggero Elena Pittiglio - ai viaggi che avremmo voluto fare dopo la maturità, all’università, all’amore. Parlavamo delle scorciatoie che non avremmo evitato perché saremmo stati l’uno custode degli errori dell’altro. Volevamo salpare, lasciare il nostro porto, affrontare le avversità che si sarebbero imbattute su di noi come onde grosse. Siamo certi però, che nelle avversità, quando noi saremo i marinai a dover tenere il timone tra le mani, tu ci guiderai”.

La cerimonia - racconta sempre Il Messaggero - si è conclusa con un omaggio floreale alla madre di Carlo da parte delle docenti, tra cui la prof.ssa Maria Rosaria Tomassi, anche da parte della dirigente prof.ssa Licia Pietroluongo. “Ci teneva tanto a conseguire la licenza liceale per, poi, iscriversi a Medicina. Ringraziamo gli amici di Carlo e tutto il liceo ‘Carducci’ per questo bellissimo gesto e la vicinanza” hanno rivelato i genitori al termine della cerimonia.





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